Il garante per la privacy tira le orecchie ai giornali che hanno pubblicato le intercettazioni del colloquio avvenuto in carcere tra Filippo Turetta e suo padre Nicola. Il giovane è accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, l’ex fidanzata. Un delitto mostruoso che ha sconvolto e indignato tutto il Paese. Nelle ultime settimane le cronache giudiziarie, in attesa dell’evoluzione del procedimento, s’erano arricchite di un caso che aveva fatto molto discutere. Appunto, quello legato alle parole intercorse tra il padre e il figlio. Per il garante della privacy, il dialogo tra i due Turetta non andava pubblicato: “La pubblicazione di conversazioni private, intercorse in un contesto di particolare delicatezza, quali i colloqui in carcere tra detenuti e parenti, viola la normativa privacy e le regole deontologiche dei giornalisti”, ha tuonato l’autorità. Che ha aggiunto di aver aperto alcune istruttorie nei confronti di “varie testate” richiamando, contestualmente, “gli organi di stampa e i social media” a un “rigoroso rispetto del principio di essenzialità dell’informazione e della dignità delle persone coinvolte in fatti di cronaca”.
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…