Fusione tra Europa quotidiano e l’Unità. Guai a rendere uniforme il pensiero

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europa unitàGrillo si augura la chiusura dell’Unità, storico giornale del Pci prima, dei Ds, del Pds, e del Pd poi. Pochi i lettori, per carità, rispetto ad una redazione che costa molto, sicuramente troppo rispetto ai ricavi. Dall’altra parte ci sta Europa, giornale della componente moderata del Pd. Due giornali per un unico partito, l’unica soluzione per qualcuno è fonderli in un’unica realtà, per quanto concerne le strategie a mano libera dei contabili. Che i numeri vadano messi a posto, poco da discutere, è giusto che sia così, i numerosi fallimenti degli ultimi anni hanno dimostrato il danno sociale dell’insolvenza delle imprese su un settore già collassato. Ristrutturare, razionalizzare uomini e risorse non è una scelta, ma un dovere. Ma sia l’Unità che Europa sono giornali di opinione e, nonostante facciano riferimento ad un unico schieramento politico, sono portatori di diversità di vedute su molti temi, hanno impostazioni diverse, logiche editoriali diverse. Fonderle significa procedere verso il pensiero unico, passaggio condivisibile se si parte dalla constatazione di analogie nelle posizioni politiche e di una convergenza culturale. Pericolosissimo se nasce, invece, dall’esigenza di andare incontro ad esigenze da contabili. Perché la cultura non è un fatto di numeri, ma di idee, anzi di diversità di idee. Anche in un solo partito.

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