FONDI PER LA BANDA LARGA ALL’ESAME DEL CIPE (IL SOLE 24 ORE)

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I fondi per la banda larga saranno all’ordine del giorno nella riunione di domani del Cipe. C’è da sbloccare la tranche di finanziamenti Fas (Fondo aree sottoutilizzate) per il programma di diffusione di internet veloce, ma molto difficilmente il Comitato per la programmazione economica darà il via libera agli 800 milioni di euro che sembravano già certi.
La legge 69 – collegata alla manovra della scorsa estate -dispone uno stanziamento «di 800 milioni per il periodo 2007-2013» mentre il decreto legge anti-crisi indica una dotazione «fino ad un massimo» della stessa cifra. Una mossa di Tremonti per consentire in extremis al Cipe di dirottare una parte delle risorse verso altre destinazioni, che, rispetto all’internet veloce, sono ritenute più urgenti in funzione anti-crisi. Dunque, tutto rischia di tornare in gioco e la banda larga dovrà vedersela con i programmi di altri ministri – da Brunetta a Gemimi – a caccia di risorse.

All’internet del futuro, molto probabilmente, andrà solo una piccola fetta degli 800 milioni promessi. Lo scenario è poco rassicurante anche perché, sulla banda larga, l’Italia ha già accumulato un discreto ritardo. A metterlo in evidenza è stata una ricerca dell’I-com (Istituto per la competitività) presentata ieri a Roma. Al ministero dello Sviluppo non resterà che sperare che nell’iter parlamentare di conversione del decreto anti-crisi si torni alla versione originaria dello stanziamento.

(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)

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