FINI INSISTE: “VILLARI SI DIMETTA”. ECCO QUANDO DECADE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE RAI

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Quella che si è venuta a creare a carico del presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, Riccardo Villari, è sicuramente una situazione anomala. A tal proposito, Fini – come aveva già fatto precedentemente Schifani- ha chiesto le dimissioni di Villari “in tempi solleciti” o altrimenti la sua “revoca”, nelle forme che il Senato riterrà praticabili.
La Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi è rinnovata totalmente all’inizio di ciascuna legislatura. Leggendo l’art. 5 del regolamento attualmente in vigore, Villari sembra autorizzato a restare al suo posto. Infatti, è prevista la decadenza dell’ufficio di presidenza solo nel caso di sostituzione dei membri della Commissione per la nuova legislatura. Tuttavia l’art. 2 dello stesso regolamento prevede che la composizione della Commissione sia costituita da 20 deputati e 20 senatori nominati dai presidenti di Camera e Senato, sulla base delle designazioni effettuate da tutti i gruppi parlamentari e in maniera da assicurare la rappresentanza proporzionale. Un equilibrio che sarebbe stato alterato dal passaggio d’ufficio, al gruppo Misto del Senato, di Villari, dopo l’espulsione dal Pd. Per questo, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, rinnova l’out out al presidente della Commissione affinché lasci il suo incarico e renda possibile eleggere al suo posto un presidente che appartenga ai gruppi di opposizione, dei quali egli oggi non fa più parte. E consenta, in questo modo, di restaurare una “prassi istituzionale che oggi è ormai una regola”.
Fabiana Cammarano

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