FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER LA CONCILIAZIONE VITA-LAVORO, PRIME RICHIESTE ENTRO IL 13 LUGLIO

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La Aeroporti di Puglia mette a disposizione dei dipendenti un servizio di babysitting e una psicologa per sostenere i genitori-lavoratori. La Tetra Pak affianca con un tutor le persone in congedo. Alla De Agostini hanno inventato il “maggiordomo aziendale” che per due volte alla settimana sbriga le commissioni dei dipendenti negli uffici pubblici. Sono alcuni dei progetti aziendali finanziati con i fondi della legge 53 del 2000, modificata nel 2009 (l’articolo è il 9, attuato dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 277 del 23 dicembre 2010).

Gli interventi per cui si possono chiedere i contributi spaziano dalla flessibilità dell’orario di lavoro (part-time reversibile, telelavoro, banca delle ore, orario concentrato) alle azioni per favorire il rientro del lavoratore da un congedo di almeno 60 giorni, fino a nuovi servizi per i dipendenti alle prese con la conciliazione tra vita professionale e vita familiare. Il dipartimento per le Politiche della famiglia ha appena pubblicato l’avviso di finanziamento per i progetti di conciliazione presentati dalle imprese nel 2011, che mette in palio 15 milioni di euro (disponibili in realtà dal 2010, ma non erogati). Dal 2001, primo anno di applicazione della legge, sono stati concessi contributi per 45,4 milioni, 25 dei quali dal 2007 al 2009. I progetti approvati, dal 2001 al 2009, sono stati 738 (su 1.299 i presentati).
Per accedere ai contributi 2011 le aziende hanno due scadenze entro cui presentare la domanda e i progetti: 13 luglio e 28 ottobre. La domanda va inviata telematicamente tramite il sito, e poi anche in formato cartaceo. (Il Sole 24 Ore)

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