FILIERA DELLA CARTA E DELL’EDITORIA: FATTURATO IN FORTE CALO (-14,2%), OCCUPAZIONE TIENE (-2,4%)

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Fatturato della filiera della carta e dell’editoria in forte calo (-14,2%), così come le vendite (-14,2%), le esportazioni (-14,1%) e le importazioni (-15,5%) mentre tiene l’occupazione che si è contratta solo del 2,4%: queste le stime del 2009 (rispetto al 2008) contenute in uno studio del prof. Alessandro Nova, dell’università Bocconi, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede della Fieg.
In cifre, il fatturato della filiera nel 2009 è sceso a 35,1 miliardi di euro contro i 40,9 dell’anno precedente mentre i posti di lavoro sono calati di circa 6.000 unità: da 247.817 a 241.861. Senza dimenticare che la filiera della carta genera occupazione indotta attorno ai 565.000 addetti. Il sistema della carta e dell’editoria, ha osservato Nova, ”nel complesso” ha comunque retto. Infatti, la ”rappresentatività” della filiera sul versante occupazionale rispetto al totale dei posti di lavoro è rimasta nel 2009 stabile al 5%, in linea con gli anni precedenti; l’export di filiera sul totale è cresciuto al 2,7% (2,4% nel 2008) e così l’import all’1,7% (1,5% nel 2008).
Purtroppo, anche il fatturato di filiera si è contratto in linea con quello dell’industria italiana (-14%) mentre nel 2008 si era attestato a -4,1% contro il -8,3% di quello generale. A incidere negativamente sulla filiera, ha sottolineato Nova, è stato ”lo sviluppo bloccato” dell’azienda Italia. Mentre paesi come Germania, Regno Unito e Francia, nell’ultimo quinquennio, sono cresciuti, anche se moderatamente, in termini di Pil e calati sul fronte della produzione industriale ma meno dell’Italia, il nostro paese si è attestato nel quinquennio a -2% come Pil e a -20% come produzione industriale. Generando così, ha detto il docente, ”dinamiche divergenti” con comparti che sono cresciuti e settori che sono rimasti bloccati, come la filiera dell’editoria, che nel biennio 2008-2009 hanno così risentito maggiormente degli effetti della crisi.

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