FIEG. SERVE LEGGE DI SISTEMA, BENE STATI GENERALI

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Per permettere all’editoria di affrontare le sfide future, “occorrono interventi di sistema, tanto più che di una legge di riforma dell’editoria si parla da tempo ma senza che i governi che si sono susseguiti siano riusciti a portare a termine il disegno riformatore”. E’ un passaggio dell’intervento del presidente della Federazione italiana editori giornali, Carlo Malinconico, all’assemblea pubblica della Fieg. Presenti in sala i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti e il nuovo capo del Dipartimento editoria Elisa Grande. “Ecco perché – ha spiegato ancora Malinconico – gli editori hanno salutato con grande interesse la preannunciata indizione degli Stati generali dell’editoria, che affrontino, seguendo il riuscito modello transalpino, la generalità dei problemi dell’editoria: da quelli economici delle imprese” a “quelli sociali”. La Fieg auspica perciò che “l’iniziativa del sottosegretario Bonaiuti abbia successo e che possa portare, attraverso la costituzione di gruppi di lavoro e la raccolta di proposte e di materiale, alla formazione di un panorama completo per il legislatore”. Anzi, chiede che “sia questo il modo di legiferare su un tema così complesso e non si insista più con iniziative episodiche che rischiano di aggravare la confusione e l’inefficienza regolatorie”. Malinconico ha anche ricordato che gli stati generali dell’editoria in Francia “sono stati accompagnati da un aumento del sostegno pubblico al settore valutabile in circa 200 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni”.

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