La decisione della Commissione Bilancio di “escludere dal conteggio dei tagli ai fondi pubblici per l’editoria quelli previsti per l’anno in vigore” è, per Paolo Ferrero, segretario del Prc, “una buona notizia”. Ma “non basta perché in ogni caso la legge Finanziaria varata dal governo prevede comunque, in prospettiva, una forte diminuzione dell’importo destinato al sostegno all’editoria (262 milioni di euro per il 2009, e cioè ben 152 milioni di euro in meno rispetto al 2008, con una diminuzione effettiva del 36% per il comparto) e che non vi è affatto certezza che i tagli maggiori non li subiranno giornali di partito e quelli editi da cooperative”. Per Ferrero “resta, però, il primo segnale d’inversione di tendenza”, un risultato legato alla campagna messa in campo dai giornali di sinistra, dai vertici del sindacato dei giornalisti “e persino dagli editori” e soprattutto alle “inequivocabili parole pronunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”.