FERRARIO VS MINZOLINI: DISCRIMINAZIONI POLITICHE O LEGITTIME DECISIONI? IL CDA ERA GIÀ DIVISO NEL 2010

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È recente la notizia dell’accusa penale per Minzolini, per il caso di Tiziana Ferrario che gli fece causa per la rimozione subita dal ruolo di conduttrice del Tg1. La vicenda inizia nel 2010 quando Minzolini viene accusato di aver penalizzato la giornalista perché non aveva accettato l’interpretazione del direttore sul caso Mills-Berlusconi. Il pezzo mandato in onda dal Tg1, nel raccontare il fatto giudiziario, parlava di “assoluzione” anziché di “prescrizione”. Allora venne preparato un documento in cui si legittimavano le scelte del direttore ma quel documento non venne firmato da tutti. Anzi, alcuni giornalisti e il Cdr chiesero una rettifica della notizia.
Inaspettatamente, in quel periodo, Viale Mazzini fu scenario di cambiamenti di carriera: Sgura prese il posto di Massimo De Strobel, da 18 anni caporedattore centrale al Coordinamento del Tg1. De Strobel, sarà anche un caso, non aveva firmato il documento in favore del direttore di testata, cosa che invece si era affrettato a fare il suo successore, Sgura. Il caso tutt’ora aspetta il giudizio del Tribunale del Lavoro. Inoltre, ci furono la promozione di Filippo Gaudenzi, con delega alla cronaca e alla redazione internet, e del giornalista Mario Prignano a caporedattore responsabile della redazione internet. Entrambi avevano sottoscritto il documento pro-direttore. Due consiglieri d’amministrazione del centrosinistra, Rizzo Nervo e Van Straten fecero notare, però, che al Tg1 non esisteva alcuna redazione internet, come risulta dalla Configurazione organizzativa approvata nel 2004 dal Consiglio di amministrazione, «per cui si sono effettuate nomine su posizioni aziendali inesistenti».
Rizzo Nervo e Van Straten invitarono Garimberti ad approfondire il caso denunciando «l’inizio di una campagna di ritorsione nei confronti dei giornalisti non omogenei alla direzione». Il senatore dell’Idv, Pancho Pardi, anticipava i tempi tuonando contro Minzolini: «dovrebbe andarsene, ha obbligato a firmare un giuramento di fedeltà e chi non ha firmato rischia di essere fatto fuori. Berlusconi ha ordinato, e i suoi bravi hanno obbedito».
Per Minzolini e i suoi sostenitori si trattava di un normale e auspicabile ricambio generazionale. Stessa cosa che ha affermato in questi giorni sul caso della Ferrario: una «boiata pazzesca».
Egidio Negri

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