Editoria

False recensioni, Londra apre un’inchiesta su Google e Amazon

False recensioni, Londra apre un’inchiesta su Google e Amazon. Nel mirino dell’autorità anti-trust inglese ci sono le recensioni false. O meglio: ci sono le norme e gli strumenti che, secondo quanto vuole appurare l’authority, non sarebbero stati messi a protezione degli utenti. E quindi dei consumatori del Regno Unito.

Google e Amazon e le recensioni fasulle

Lo ha annunciato l’amministratore delegato della Competition and Markets Authority, l’economista di chiare origini italiane Andrea Coscelli. Che ha spiegato le ragioni dell’iniziativa su Google a Amazon. “La nostra preoccupazione è che milioni di acquirenti online possano essere ingannati leggendo recensioni false e poi spendendo i loro soldi in base a tali consigli”. E dunque. “Allo stesso modo, non è semplicemente giusto che alcune aziende possano falsificare recensioni a 5 stelle per dare ai loro prodotti o servizi il massimo risalto.Mentre le aziende rispettose della legge ci perdono”. Perciò ha annunciato. “Stiamo indagando sul fatto che Amazon e Google non abbiano fatto abbastanza per prevenire o rimuovere recensioni false per proteggere i clienti e le aziende oneste”. Dunque ha ribadito un concetto basilare del quale però troppe volte ci si è dimenticati.  “È importante che queste piattaforme tecnologiche si assumano la responsabilità e siamo pronti ad agire se scopriamo che non stanno facendo abbastanza”.

Le altre procedure aperte e chiuse

Sul caso c’era stata già una “pre” indagine. Annunciata poco più di un anno fa. Proprio sulla gestione delle piattaforme e delle recensioni. Una vicenda che, ciclicamente, torna alla ribalta. Perché, invece di essere imparziali e quindi costituire una informazione utile (e spesso dirimente) per il consumatore, finisce per rappresentare un contenuto sballato e fuorviante. Solo nei giorni scorsi, ma su tutt’altri temi, la Germania aveva aperto un’inchiesta su Apple. Mentre Google, da qualche settimana, fa i conti con le sanzioni durissime che sono arrivate da Francia (220 milioni di euro) e Italia (cento milioni). Mentre per la pubblicità online è stata aperta un’azione dall’Unione Europea.

Marina Pisacane

Marina Pisacane

Recent Posts

Anche l’Europa potrebbe bandire TikTok

Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…

14 ore ago

Circolare n. 26 del 29/04/2024 – Contributo tecnologie innovative: pubblicati gli elenchi dei soggetti beneficiari

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

2 giorni ago

Mattarella e la luce del pluralismo al tempo dell’algoritmo

È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…

2 giorni ago

Contributi per l’assunzione di giornalisti, ecco cosa c’è da sapere

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

7 giorni ago

Snag: “Inaccettabili le limitazioni imposte dal Comune alle edicole del centro storico di Firenze”

SNAG contesta e prende le distanze dalla delibera con la quale il Consiglio comunale di…

1 settimana ago

Circolare n. 25 del 23/04/2024 – Contributo per l’assunzione di giornalisti

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

1 settimana ago