FACEBOOK FAGOCITA GOWALLA, IL CANNIBALISMO TECNOLOGICO CHE FA GIRARE L’ECONOMIA

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Le novità in casa Zuckerberg sono sempre dietro l’angolo, l’ultima mossa del golden boy riguarda l’acquisizione del servizio localizzato
di check-in : Gowalla.
Gowalla è un applicazione di geolocalizzazione noto per essere storico antagonista di Foursquare, per analogia delle funzioni offerte all’utente. Ma proprio per diversificarsi da Foursquare , Gowalla si era incentrato negli ultimi tempi sul settore viaggi e vacanze.
Attualmente conta 600.000 utenti e si presenta come una sorta di diario di viaggio on line, attraverso la localizzazione e la condivisione delle esperienze degli utenti globe-trotter.
La transazione tra Zuckerberg e Josh Williams Co-fondatore di Gowalla), va ad incorporare unicamente il team dell’app. di localizzazione turistica che è pronto a fare le valigie per trasferisrsi presso gli uffici di palo Alto.
Si tratta quindi di una fusione in cui Zuckerberg va ad incorporare una start-up come Gowalla, sviluppandola secondo le proprie tecnologie.
Si punta in definitiva ad ottenere le competenze dei protagonisti del progetto del servizio di geo-turismo, tra cui spiccano figure di rilievo come l’amministratore delegato Josh Williams e il co-fondatore Scott Raymond.
È ancora ignota la cifra pagata Zuckerberg per l’acquisizione ma di certo Gowalla non è la prima applicazione acquisita dal gruppo di palo Alto e secondo quanto dichiarato dal direttore dello sviluppo aziendale di Facebook, la società che è prossima all’approdo in Borsa, mira ad acquisire 20 acquisizioni entro la fine del 2011.
Cosa cambierà per gli utenti iscritti a Gowalla?. Nessun cambiamento drastico perché saranno gli stessi utenti a poter scegliere in totale autonomia se esportare il proprio profilo ed i propri dati su Facebook, in caso contrario il profilo verrà chiuso senza divulgazione dei dati.
Nessuna appropriazione indebita dei dati degli utenti quindi per il colosso di Palo Alto.
Ma al di là delle dietrologie sull’acquisizione, la mossa di Zuckerberg è astuta e con la sua tattica aziendale, indubbiamente contribuisce a far girare l’economia, anche in periodi di crisi come questo.
Si sa lui naviga sempre contro vento.

Arianna Esposito

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