La vigilanza sui big della politica
Nella sua ultima rilevazione sul pluralismo politico in tv l’Autorità ha stabilito che TG4, Studio Aperto e Tgcom concedono troppo spazio al leader di Fi, Silvio Berlusconi. Laeffe, canale privato appartenente al gruppo Feltrinelli, è invece accusato di favorire oltremodo l’esposizione del Movimento 5 Stelle. Non sono una novità le notizie sulla ingombrante presenza dell’ex Cavaliere, che è sempre stato critico verso l’attuale meccanismo di applicazione della par condicio. Si tratta, invece, della prima intimazione contro i grillini, dopo una serie di inviti rivolti, all’opposto, ad aumentare la presenza dei penta stellati in tv. E’ invece indirizzato a La7 un nuovo invito a ridurre l’esposizione televisiva del premier Matteo Renzi. Sono attese velenose repliche da parte di Enrico Mentana, presidente del Tg La7, che già in occasione del primo monito ha rivendicato l’autonomia della sua testata giornalistica.
Le proteste degli altri
Intanto la notizia di una possibile “volata finale” in tv dei tre maggiori partiti alimenta le polemiche delle formazioni minori. La Commissione Vigilanza della Rai ha infatti proposto per il 14,15 e 16 maggio di trasmettere tre puntate di Porta a Porta con ospiti Grillo, Berlusconi e Renzi. Un’eventualità non impossibile, ora che l’ex comico sembra non essere più così restio verso la televisione. I Verdi e l’Unione di Centro insorgono, ma le proteste più veementi arrivano da “L’Altra Europa di Tsipras”. Sel, partito affiliato al gruppo europeo, ha annunciato un esposto verso l’Agcom per riequilibrare gli spazi concessi a “L’Altra Europa” nei principali telegiornali. Non viene risparmiata neppure la trasmissione di Rai3 “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio, il quale avrebbe negato la possibilità di ospitare Alexis Tsipras nei suoi studi.
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