EPOLIS FA CAUSA A DNEWS

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Guerra aperta tra free press.
Da un lato EPolis, dall’altro DNews. Su una barricata il finanziere Alberto Rigotti, sull’altra i fratelli Antonio e Gianni Cipriani, che erano poi i direttori della prima versione di EPolis, quella che era stata lanciata dall’editore sardo Nichi Grauso. Una battaglia tra rivali che ben conoscono vizi e virtù dell’altro.
Lo scontro è già finito sui tavoli degli avvocati visto che la casa editrice controllata da Rigotti ha avviato tra febbraio e l’inizio di marzo un’azione legale nei confronti dei Cipriani e degli azionisti (Massimo Brandizzi, Alessandro Confalonieri e lo stampatore Vittorio Farina) della Mag Editoriale, la società titolare di DNews.
In particolare, come si legge nel carteggio in possesso di MF/Milano Finanza, i vertici di EPolis spa hanno fatto causa per «atti di concorrenza sleale ex articolo 2598 del codice civile». Azione che si sostanzia nella «sottrazione di segreti aziendali, imitazione servile, storno dei dipendenti e sviamento della clientela». Una mossa forte e significativa quella della casa editrice di Rigotti che di recente (vedere MF/Milano Finanza del 12 e 13 Marzo) ha dovuto affrontare anche il j’accuse di Marcello Dell’Utri, il fondatore di Publitalia ’80 che, nell’autunno 2007, aveva aderito al progetto di rilancio di EPolis e che invece se n’è andato sbattendo la porta il 6 febbraio scorso.
DNews (testata quotidiana registrata il 17 gennaio scorso in contemporanea con Day News, progetto però ancora avvolto nel mistero) è un giornale voluto dal trio Brandizzi-Confalonieri-Farina che ha messo sul piatto una cifra oscillante tra 20 e 30 milioni per un giornale diffuso inizialmente a Roma e Milano in 600 mila copie. Dopo la fase di start-up, le intenzioni degli editori e dei fratelli Cipriani (Gianni è direttore responsabile, Antonio direttore) sono quelle di avviare altre edizioni: Brescia e Verona in primis. L’assonanza con EPolis è data pure dal fatto che il progetto grafico del nuovo quotidiano è stato affidato a quel Sergio Juan che aveva già disegnato il quotidiano gratuito di proprietà di Rigotti. Quella in atto tra i due free press è una guerra a tutto campo che si inserisce in un mercato, quello dell’editoria gratuita, che in Italia ha vissuto negli ultimi anni un vero e proprio boom. Oltre ai consolidati giornali a diffusione nazionale, Leggo (Caltagirone Editore), City (Rcs Mediagroup), Metro, 24 Minuti (Sole24Ore) e Anteprima (Rcs), figurano tante testate locali gratuite. Un proliferare di giornali che ha danneggiato la stampa tradizionale a pagamento ma che ancora è alla ricerca di una dignità stabile: l’inserimento nelle certificazioni di diffusione di Ads. (M.F.)

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