Editoriale del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, per rispondere alle accuse contro il quotidiano che sono arrivate venerdì dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che aveva definito il Corriere della Sera ormai un “foglio di sinistra”.
“Un giornale – scrive – non è un partito. L’informazione è corretta se fornisce al lettore tutti gli elementi necessari per formarsi, in piena libertà e senza condizionamenti, un’opinione. Non lo è quando amplifica o sottostima una notizia chiedendosi prima se giova o no alla propria parte o al proprio padrone”. “Una buona e corretta informazione scriveva Luigi Einaudi, che collaborò a queste colonne – afferma il direttore – fornisce al cittadini gli ingredienti non avariati, per deliberare, per essere più responsabile e libero. E non un tifoso ancora più assetato del sangue dell’avversario. Noi restiamo fedeli a questo spirito, nel rispetto dei valori costituzionali e nel tracciato storico di una tradizione liberale e democratica. Al Corriere, che ha le sue idee, si rispettano quelle degli altri. Altrove no.
Una tregua è oggi necessaria. Berlusconi ha commesso (anche ieri) i suoi errori. Mostri più rispetto per le Istituzioni e per la stampa, anche estera. Gli altri, per la volontà della maggioranza degli elettori. I giornali facciano il loro dovere fino in fondo. Il clima conflittuale creato nel Paese ha qualcosa di inquietante e dovrebbe indurre tutti a fermarsi un attimo, a chiedersi se per abbattere l’avversario sia davvero necessario bruciare l’intero edificio civile, istituzioni comprese, mostrando al mondo uno spettacolo ingiusto e amaro. L’Italia vera, per fortuna è diversa”.
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