EDITORIA: GHIONNI (FILE), SERVE CLIMA CERTEZZE PER IMPRESE

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“Il Parlamento è l’unico luogo in cui vanno prese decisioni in merito alle misure di sostegno al pluralismo. Ed è giusta la considerazione del sottosegretario, on. Paolo Bonaiuti, che tali misure vadano prese in maniera chiara, evitando pasticci”. Questa la posizione di Enzo Ghionni, presidente della File, Federazione Italiana Liberi Editori, in relazione all’audizione di ieri del sottosegretario Bonaiuti. Ma, continua Ghionni, “in attesa che arrivi la tanto auspicata riforma dell’editoria è necessario che le imprese operino in un clima di certezze. Per fare i giornali ci vogliono i giornalisti, i grafici, le persone, insomma. E non è possibile fare informazione con una spada sul collo. E’ necessario che il Parlamento garantisca la copertura di tutti i fondi necessari non solo ad erogare i contributi 2007 ma anche quelli degli esercizi futuri. Perché i giornali, per fortuna, continuano ad uscire. E continuano, nonostante questa crisi mondiale, a pagare i fornitori ed i dipendenti”.
Sostiene ancora il presidente della File, “i contributi sono previsti da una legge dello Stato e l’Italia non rappresenta un’anomalia europea. Come abbiamo dimostrato in una ricerca pubblicata oltre un anno fa, i contributi all’editoria sono presenti in gran parte dei Paesi dell’Unione. In Francia, ad esempio, ve ne sono 17 tipi diversi. Inoltre, la risoluzione del Parlamento Europeo del 25 settembre 2008 ha previsto una deroga esplicita alla disciplina in tema di aiuti di Stato per il sostegno al pluralismo. Comunque, occorre dare atto al Governo di aver assicurato la copertura dell’intero fabbisogno 2007 e che i principi introdotti dal Regolamento di semplificazione predisposto dal prof. Masi siano, a nostro parere, ampiamente condivisibili”.

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