EDITORI E GIORNALISTI UNITI CONTRO IL DDL SULLE INTERCETTAZIONI

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Sarà battaglia contro il disegno di legge sulle intercettazioni per impedire che passino le cosiddette norme-bavaglio per i giornalisti: è quanto promette la Federazione Nazionale della Stampa, ieri, affiancata dalla Fieg, in un affollato incontro – organizzato insieme all’Ordine dei giornalisti e all’Unci – che ha unito cronisti, politici, associazioni.
Ad aprire i lavori, il presidente della Federazione Roberto Natale: ”Vogliamo difendere gli interessi generali. E faremmo di tutto, compresi presidi davanti al Parlamento, per cambiare un testo contro l’opinione pubblica che ha il diritto a essere informata. Il giornalismo è unito in questa battaglia”. A spiegare le ragioni degli editori Carlo Malinconico, presidente della Fieg: ”In particolare, preoccupano due aspetti del lodo
Alfano: uno riguarda la cronaca giudiziaria, l’altro l’organizzazione dell’impresa editoriale. Il diritto di cronaca viene intaccato fortemente quando si vieta la pubblicazione di atti non coperti da segreto. L’altro aspetto riguarda l’organizzazione. Se l’editore , in quanto persona giuridica, viene sanzionato finisce con il sovrapporsi alla figura del direttore responsabile, alterando gli equilibri all’interno dell’azienda”.
Marco Travaglio ha escluso ogni possibilità di mediazione: ”Questa legge più lurida la fanno e maggiore è la possibilità che venga fulminata dalla Corte Costituzionale e dalla Corte Europea di Giustizia”. Durissima la critica al testo fatta da Giuseppe Cascini, segretario dell’Anm. ”Una legge – ha detto – distante da ogni realtà. Mi chiedo quale mondo abbia immaginato chi l’ha scritta. Se passasse, i giornali sarebbero bianchi per il 70-80%. Pensate, non si potrebbe nemmeno scrivere su un necrologio: ‘barbaramente ucciso’ perchè sono parole estratte da atti”. Cascini ha anche espresso preoccupazione per la riduzione degli spazi investigativi perchè, di fatto, verrebbero abolite le intercettazioni.
A questo punto e’ entrato in scena Gasparri secondo il quale sul diritto di cronaca e sul carcere per i giornalisti si può anche discutere ma sulle intercettazioni ha detto: ”C’e’ stata
una stagioni di abusi ed eccessi. Basta con questo carnevale”.
A chiudere il padrone di casa, Franco Siddi: “Questo convegno dimostra che un cambiamento importante c’è con il taqvolo Fnsi-Fieg”. “Ma – ha spiegato il segretario generale della Fnsi – prima di ricorrere alla Corte Costituzionale si ha il dovere di dire che bisogna fermarsi un passo prima dell’orrore. Noi chiediamo che sia espunta la parte contestata. Pensiamo che la battaglia si debba fare adesso”.

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