Categories: News Edicole

Edicole e Liberalizzazione su aperture festive. La Fida chiede una revisione della legge

“In Italia le liberalizzazioni attuate con il provvedimento Monti del 2011 non hanno prodotto gli effetti annunciati sui consumi, sull’occupazione e sulla crescita. Sono invece stati gravemente penalizzati gli esercizi commerciali di vicinato oltre alla qualita’ della vita dei lavoratori del commercio, siano essi autonomi o dipendenti. Qualcuno ha tentato di far notare che in Europa si fa cosi’. Non e’ vero: solo in Italia, tra i grandi Stati europei, sono passate le aperture festive e domenicali completamente deregolamentate”. Lo ha detto Dino Abbascia’, presidente di FIDA-Confcommercio (dettaglianti alimentari), in merito al disegno di legge sulla regolamentazione degli orari degli esercizi commerciali approvato alla Camera. “Per questo continueremo a dialogare con le istituzioni per giungere ad una soluzione che garantisca una regolamentazione degli orari dei negozi con l’obiettivo di consolidare il modello distributivo italiano, fatto di piccole, medie e grandi imprese, consentendo ai territori di valorizzare la propria vocazione turistica e commerciale, anche in particolari periodi dell’anno, e alle imprese di contenere i costi e di avere una corretta e certa attivita’ di gestione – ha aggiunto -. E’ questa la strada da seguire ed e’ questo il modo per rispettare il valore sociale delle nostre imprese e garantire il mantenimento di un adeguato livello nell’offerta dei servizi ai consumatori”. I grandi Stati europei, Francia, Germania, Regno Unito, come anche, tra gli altri, Austria, Belgio, Grecia, Norvegia – secondo un’analisi della Fida di cui si allegano le schede paese per paese – prevedono la chiusura domenicale degli esercizi commerciali con, in alcuni casi, deroghe per panifici, tabaccherie, edicole, fioristi, distributori di benzina o per attività in luoghi particolari come aeroporti e scali marittimi. In certi casi si prevede anche la possibilita’, solo per gli esercizi di piccole superfici, di aprire la saracinesca la domenica a propria discrezione. “Insomma, si cerca di stabilire un equilibrio tra l’impatto dirompente che la deregolamentazione sulle aperture domenicali puo’ avere sulla vita dei lavoratori e dei negozi – sottolinea la Fida -, la sfida sulla concorrenza lanciata dalle grandi superfici e le esigenze dei consumatori. Dall’altra parte ci sono gran parte degli Stati dell’Est e del Sud Europa come Bulgaria, Polonia, Romania, Ungheria, Portogallo, Spagna, Turchia, un gruppetto di nordici quali Svezia, Danimarca, Finlandia, Olanda, e l’Italia, unico dei grandi. In questi casi si va dalla deregolamentazione totale del nostro Paese, insieme ad alcuni altri, a normative che comunque consentono l’apertura domenicale, a volte facendo salve alcune festività nazionali o religiose”.

Recent Posts

Circolare n. 27 del 02/05/2024 – Aliquota IVA da applicare ai messaggi autogestiti a pagamento in periodo elettorale diffusi dalle emittenti radiotelevisive

Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…

11 ore ago

Tecnologie innovative: ecco chi ha ottenuto i contributi

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

11 ore ago

Anche l’Europa potrebbe bandire TikTok

Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…

2 giorni ago

Circolare n. 26 del 29/04/2024 – Contributo tecnologie innovative: pubblicati gli elenchi dei soggetti beneficiari

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

3 giorni ago

Mattarella e la luce del pluralismo al tempo dell’algoritmo

È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…

4 giorni ago

Contributi per l’assunzione di giornalisti, ecco cosa c’è da sapere

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

1 settimana ago