Almeno un centinaio gli edicolanti della provincia di Modena che questa mattina hanno organizzato un sit-in davanti alla prefettura della città e poi davanti al municipio per protestare contro la liberalizzazione e l’aumento dei punti vendita di giornali e riviste all’interno dei supermercati nelle strutture della grande distribuzione.
Gli edicolanti, guidati dal sindacato di categoria Sinagi, hanno chiesto, a fronte delle 47 nuove richieste avanzate dalle catene della Gdo locale, un intervento della politica per “porre un freno ad una concorrenza” ritenuta “pericolosa per la sopravvivenza delle piccole attività a conduzione familiare” che nel modenese sono più di 300.
Secondo gli edicolanti “permettere il proliferare di punti vendita negli ipermercati fa calare le entrate delle edicole al punto da mettere a repentaglio l’occupazione di molti addetti, senza favorire in alcun modo il consumatore” visto che i prezzi del prodotto editoriale sono e restano fissi. E ancora, per gli edicolanti “la Gdo con le sue scelte mirate alla vendita soltanto dei prodotti con un forte riscontro di entrata, mette a rischio la pluralità di informazione” che invece l’edicola deve tutelare in base ai contratti vincolati con gli editori.
Mentre la protesta si era radunata sotto le finestre di Piazza Grande, il sindaco Giorgio Pighi, ha incontrato una delegazione della categoria: “La difesa delle edicole e di chi vi lavora è un impegno che va portato avanti in sede nazionale, con una legge più sensibile alle realtà dei fatti e più chiara sul ruolo e le prerogative dei titolari delle edicole dopo la liberalizzazione dei punti vendita e, a livello locale, studiando con precisione dove collocare e in base a quali parametri eventuali nuovi punti vendita” ha spiegato il sindaco che si è impegnato, inoltre, a contattare personalmente il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato per cercare di avviare un confronto tra le parti.
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