ECCO COME IL DECRETO ROMANI MODIFICA IL TESTO UNICO DELLA RADIOTELEVISIONE

0
1313

Lunedì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il c.d. “decreto Romani” di recepimento della direttiva sui servizi di media audiovisivi. Non è ancora disponibile il testo ufficiale ma si può già fare un punto sulle modifiche apportate al Testo Unico della Radiotelevisione (anche cambia in “Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici”).

PRODUCT PLACEMENT
L’impiego del product placement viene consentito in film, serie TV, programmi sportivi e programmi di intrattenimento leggero, esclusi i programmi per bambini. L’inserzionista potrà pagare in denaro o fornire gratuitamente beni e servizi.
All’inizio e alla fine del programma, devono essere trasmessi degli avvisi idonei a rendere lo spettatore edotto della presenza di product placement all’interno del programma anche dopo ogni break pubblicitario.
Sull’argomento, comunque, saranno messi a punto dei codici di autoregolamentazione che gli operatori avranno l’obbligo di adottare. Inoltre, nonostante la previsione di tali procedure di autoregolamentazione, sicuramente anche l’AGCOM giocherà un ruolo importante nel ridefinire la disciplina pubblicitaria, intervenendo ad integrare, con norme di dettaglio, le previsioni legislative.

AFFOLLAMENTO PUBBLICITARIO
Per le emittenti in chiaro resta il duplice limite orario (18%) e giornaliero (15%) relativo agli spot pubblicitari, mentre alle emittenti a pagamento si applica un limite orario più basso, che si ridurrà progressivamente (16% nel 2010, 14% nel 2011, 12% dal 2012 in poi).
Sia emittenti in chiaro che emittenti pay potranno aggiungere agli spot pubblicitari 1 ora e 12 minuti giornalieri di “forme di pubblicità diverse dagli spot”.
Inoltre, non si computeranno ai fini dell’affollamento pubblicitario (i) le televendite di durata pari ad almeno 15 minuti, (ii) i messaggi di autopromozione, (iii) gli annunci di sponsorizzazione, (iv) il product placement, (v) i messaggi pubblicitari diretti a promuovere libri e trasmessi gratuitamente o a condizioni ei favore, (vi) i trailer cinematografici di film europei (ma probabilmente nella prassi anche i trailer di film extra-UE potranno continuare a sottrarsi all’affollamento pubblicitario, adottando l’accorgimento di essere presentati nell’ambito di rubriche di informazione cinematografica).

NUMERAZIONE AUTOMATICA DEI CANALI DELLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE (LCN)
Accogliendo le proposte delle Commissioni di Camera e Senato e del Presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, il Governo ha inserito nel decreto Romani delle norme dirette a regolare la LCN.
Il piano di numerazione sarà stabilito dall’AGCOM, sulla base dei criteri fissati dal decreto Romani, in forza dei quali le prime posizioni saranno assegnate ai canali generalisti nazionali (ossia gli ex analogici nazionali) e le altre suddivise in fasce tematiche (canali semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica e televendite), assicurando alle emittenti locali “adeguati spazi” nel primo arco di numeri.

TUTELA DEL DIRITTO D’AUTORE
Il decreto Romani punisce con una sanzione amministrativa che può superare i 50.000 euro non solo la trasmissione di opere cinematografiche in violazione dei termini temporali pattuiti tra le parti (previsione contenuta nella direttiva), ma anche qualunque altro caso di inosservanza delle condizioni concordate con il rightowner (quindi anche numero di passaggi, rispetto delle finestre temporali, divieti di endorsement, etc.).
La medesima sanzione può essere irrogata ai fornitori di servizi di media audiovisivi che trasmettano o ri-trasmettano o mettano comunque a disposizione degli utenti, su qualsiasi piattaforma, programmi oggetto di diritti di proprietà intellettuale di terzi, senza il consenso dei titolari.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome