DOPO TRE GIORNI DI SCIOPERO EPOLIS TORNA IN DISTRIBUZIONE

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E Polis torna in distribuzione dopo tre giorni di sciopero che hanno sospeso le pubblicazioni del free press giovedì, venerdì e sabato. Uno sciopero, ha spiegato il comitato di redazione in una nota, per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti a termine e la “cronica carenza di organico, aggravata dalla mancata sostituzione dei giornalisti che in questi mesi hanno lasciato l’azienda”.

Il cdr esprime nel comunicato anche “preoccupazione per il prolungarsi della crisi economica”, che fanno presagire nere nubi sul futuro del quotidiano, pubblicato in 19 edizioni in tutta Italia. Anche se, ad Affaritaliani.it, l’editore Alberto Rigotti, smentendo ogni ipotesi di chiusura: “Dopo averlo rilevato tre anni fa – spiega – ora stiamo lavorando affinché E Polis trovi la sua strada. Posso capire le richieste del cdr, ma l’esigenza è quella di trovare una ristrutturazione del debito pregresso e mettere la società nella condizione più sana possibile”.

Gli incontri fra la società e il cdr, spiega Rigotti, proseguono in queste ore “e ci auguriamo che siano positivi”. Del resto, aggiunge l’imprenditore, “se E Polis è in queste condizioni, il resto della carta stampata non sta molto meglio”.

Nel comunicato del cdr si parla anche di “assenza dei vertici aziendali” e di “perdurare di scarsa chiarezza su chi sia l’effettivo editore”: “Chiarirò anche questo argomento negli incontri di questi giorni”, dice ancora Rigotti ad Affari. E specifica: “L’uscita di alcuni manager richiede un ricambio organizzativo. E’ chiaro che nelle fasi di ristrutturazione le priorità vengono date al risanamento dell’azienda. Condivido quanto affermato dal cdr, l’importante è trovare un punto di incontro per poter procedere”.

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