DOPO LA FRANCIA ANCHE L’ITALIA VUOLE UNA LEGGE CONTRO LA PIRATERIA

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La nuova legge francese antipirateria – in contrasto alle posizioni assunte in materia di diritto d’autore e privacy dall’Ue – difende il diritto d’autore prevedendo misure severe per chi scarica illegalmente da internet. Dopo l’approvazione all’Assemblea Nazionale, la legge francese dovrà essere riesaminata da una Commissione composta da deputati e senatori prima del varo definitivo.
Tra le novità previste dalla legge francese sulla pirateria legata al cinema, è stata prevista una riduzione da 6 a 4 mesi – che diventano 3 se il film non ha registrato l’atteso successo al botteghino -, lo spazio di tempo tra l’uscita in sala del film e la sua vendita in Dvd o video on demand. Onde evitare conflitti tra i distributori, che vorrebbero mantenere il film in sale, e gli editori di DVD, le deroghe saranno molto limitate.
Ma la disposizione più discussa è quella che prevede la limitazione della connessione ad internet per gli utenti che scaricano o condividono materiale protetto da copyright. I recidivi – cioè coloro che dopo un anno dai primi avvertimenti con l’invio di una mail e di una raccomandata a domicilio continueranno a scaricare illegalmente da internet – verranno sanzionati con l’interruzione, per una durata variabile da due mesi a un anno, dell’accesso a internet. L’intervento sospensivo sarà deciso da un organismo amministrativo (Alta Autorità per la Protezione del Copyright su Internet – HADOPI), nella quale confluiranno alcuni importanti poteri attualmente spettanti all’autorità giudiziaria e al CNIL (Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà). Una disposizione che ha provocato profonde divisioni tra gli addetti al settore ma anche tra gli appassionati della rete, soprattutto per la possibile violazione dei diritti fondamentali e delle libertà dei cittadini. Le sanzioni, inoltre, secondo i detrattori francesi, sarebbero “sproporzionate” e rispondenti a una logica troppo “repressiva”. La sospensione della connessione internet poi sarebbe oltremodo dannosa per chi vive nelle zone rurali che si vedrebbe privare della linea telefonica. E proprio sulla liceità di tagliare una linea internet con un semplice atto amministrativo, il disegno di legge dovrà ottenere l’ok del Consiglio costituzionale.
Intanto, come abbiamo già evidenziato, la Ue ha preso le distanze dalla Francia. Nell’ambito della riforma del pacchetto Telecom, ha ribadito che gli utenti internet devono essere in grado di accedere a qualsiasi contenuto, con qualsiasi dispositivo, mantenendo però intatta la facoltà per gli operatori di utilizzare sistemi di gestione del traffico. Inoltre, il Parlamento Ue vorrebbe iscrivere internet tra i “diritti fondamentali” dei cittadini e se così sarà la legge francese diventerà inapplicabile.
Della legge francese se ne sta parlando molto anche nel nostro Paese anche perché il prossimo 16 aprile verrà presentata, a Roma, la prima ricerca sulla pirateria cinematografica e in quella occasione la Fapav (Comitato istituzionale contro la pirateria) chiederà al Governo italiano che quanto sta accadendo in Francia possa essere da esempio per l’Italia, anche in vista dei lavori che sta attualmente svolgendo il Comitato Tecnico contro la Pirateria, istituito presso la Presidenza del Consiglio. In particolare, la Fapav ha avanzato una serie di proposte: educare il consumatore al rispetto della proprietà intellettuale in ambito online; attuare un sistema risolutivo di concerto con gli Isp per la rimozione e il filtraggio di link per il downloading e la fruizione di file illeciti, bloccandone la distribuzione alla fonte; scoraggiare la distribuzione non autorizzata di opere tutelate dal diritto d’autore tramite sistemi telematici quali P2P attraverso warning educativi insieme a misure proporzionate per una deterrenza effettiva per le violazioni più gravi; incoraggiare l’emergenza di servizi legali per il consumatore.
Recentemente l’on. Luca Barbareschi ha presentato una proposta di legge che presto passerà all’esame delle Commissioni. Si tratta di pirateria multimediale: il testo regolamenta la diffusione telematica delle opere dell’ingegno. La novità più rilevante riguarda la delega al Governo sulle piattaforme telematiche: lo Stato dovrà incentivare la realizzazione di provider per l’immissione e l’utilizzo legittimi e gratuiti di opere dell’ingegno. “E’ un primo passo – ha detto Barbareschi – verso la regolamentazione del mondo telematico. Oggi viviamo una situazione di assoluto caos legislativo e la proposta di legge di cui sono primo firmatario vuole riempire un vuoto normativo e cercare di mettere ordine, tenendo in considerazione ogni singolo aspetto, per una materia difficile e in continua evoluzione”.
Fabiana Cammarano

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