Il ddl n. 1611, del quale è appena cominciato l’esame al Senato, vieta la pubblicazione delle intercettazioni, fino al processo, stabilendo il carcere per i cronisti e salatissime multe per gli editori che violano il divieto. Si introducono così ingiustificate limitazioni al fondamentale diritto della libertà di informazione, garantita dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Di questo si discuterà, domani, 25 giugno, a Roma, nell’assemblea nazionale degli operatori della comunicazione. Mediacoop, Media non profit, Articolo21, e il Comitato per la libertà ed il diritto all’informazione chiedono al Senato di stralciare dal ddl tutto ciò che riguarda il diritto di cronaca e che invade la vita e l’autonomia delle imprese della comunicazione.
“Il problema non riguarda solo il versante degli operatori della comunicazione ma anche il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati” – ha sottolineato Mediaccop in una nota. “In questo quadro – continua la nota – il pieno rispetto del diritto di cronaca, a livello della informazione locale, è ancor più essenziale perché riguarda la vita stessa delle comunità, per le quali la conoscenza immediata di fatti e avvenimenti è una condizione indispensabile per la democrazia, la sicurezza ed il vivere civile. Per non parlare di quelle realtà del Paese ove la presenza della malavita organizzata costituisce un’emergenza quotidiana”.
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…