DL SEMPLIFICAZIONI È LEGGE. RIDUZIONE SANZIONI AGCOM A TV LOCALI SU DIRITTO DI CRONACA

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La Camera ha approvato in via definitiva la conversione del decreto semplificazioni, che diventa quindi legge dello stato. I sì sono stati 394, i no 49, gli astenuti 21. Tra gli ordini del giorno approvati uno impegna il Governo ad intervenire con gli appositi strumenti normativi affinché le sanzioni irrogate dall’Agcom per violazioni  dei regolamenti di attuazione delle norme in materia di diritto di cronaca (articolo 5, comma 8, del decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9), siano ridotte di un decimo per le emittenti locali, in ragione del minore bacino di utenza e capacità economica. Le sanzioni vanno da un minimo edittale di circa 10.300 euro ad un massimo di circa 258.000 euro senza che sia fatta alcuna distinzione tra l’ambito locale o nazionale di esercizio dell’attività radiotelevisiva. Inoltre, il Governo si impegna ad intervenire con gli appositi strumenti normativi affinché le sanzioni irrogate dall’Agcom in caso di un unico controllo e di un’unica contestazione alle Tv locali vengano determinate con l’applicazione del principio del cumulo giuridico e non del cumulo materiale.

La Camera,
premesso che:
l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 5, comma 8, del decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, può irrogare sanzioni per violazioni  dei regolamenti di attuazione delle norme in materia di diritto di cronaca, da un minimo edittale di circa 10.300 euro ad un massimo di circa 258.000 euro senza che sia fatta alcuna distinzione tra l’ambito locale o nazionale di esercizio dell’attività radiotelevisiva da parte del soggetto che ha commesso la violazione accertata. Una equiparazione che evidentemente non tiene conto del ridotto bacino di utenza delle Tv locali, che comporta nei fatti una minore incisività della violazione, oltre che delle minori capacità economiche delle stesse;
la stessa Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell’emissione dei provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Tv locali, applica il principio del cumulo materiale delle violazioni riscontrate, anziché quello del cumulo giuridico, con l’effetto di determinare, all’esito di un controllo periodico, le sanzioni stesse attraverso la moltiplicazione dell’importo edittalmente previsto per le singole violazioni per il numero delle stesse, anche in caso di un unico controllo e di un’unica contestazione;
il Governo si è già impegnato a ridurre il trattamento sanzionatorio nei confronti dell’emittenza locale, al fine di ripristinare la condizione di parità di trattamento tra le sanzioni applicabili nei confronti delle emittenti radiotelevisive operanti in ambito locale e quelle nazionali;
alcune emittenti, già in difficoltà in questo momento di grave crisi economica, rischiano, a causa di un sistema sanzionatorio iniquo, di ridurre i livelli occupazionali per far fronte alle contestazioni dell’Agcom,
impegna il Governo:
ad intervenire con gli appositi strumenti normativi affinché le sanzioni irrogate dall’Agcom ai sensi dell’articolo 5, comma 8, del decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, siano ridotte di un decimo per le emittenti locali, in ragione del minore bacino di utenza e capacità economica;
ad intervenire con gli appositi strumenti normativi affinché le sanzioni irrogate dall’Agcom in caso di un unico controllo e di un’unica contestazione alle Tv locali vengano determinate con l’applicazione del principio del cumulo giuridico e non del cumulo materiale.
9/4940-B/71 Mazzoni

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