DL LIBERALIZZAZIONI/ LA VITTORIA DELLE EDICOLE

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Il dl sulle liberalizzazioni in corso di conversione al Senato, ha scatenato proteste e scioperi da parte di tutte le categoria interessate… tutte tranne una: quella delle edicole. Eppure il provvedimento modifica profondamente il sistema di vendita della stampa quotidiana e periodica, prima disciplinata dall’art. 5 del decreto legislativo n. 170/2001.
Gli edicolanti, rappresentati dalle varie associazioni di categoria, sono riusciti a far percepire una serie di “accorgimenti” positivi per la propria categoria. Il dl n. 1-2012, infatti:
riconosce agli edicolanti il diritto di rifiutare i prodotti complementari;
riconosce agli edicolanti la facoltà di vendere qualsiasi altro prodotto;
riconosce agli edicolanti la facoltà di fare sconti e di defalcare in compensazione al Distributore Locale il prodotto finito in conto vendita e residuo;
stabilisce che il rifiuto di fornitura o l’eccesso o il difetto di fornitura da parte del Distributore Locale sono pratiche commerciali sleali.
La norma determina una vera rivoluzione in senso liberale dell’attività di vendita di quotidiani e periodici e fornisce una risposta alla necessità, più volte manifestata dalle associazioni di categoria, di rendere più libera l’attività del venditore e di porgere un argine al rischio di abuso di posizione dominante da parte del Distributore Locale.
“Con queste innovazioni – si legge in una nota di Snag (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai) – l’edicolante è libero di fare impresa in un’ottica concorrenziale, arginando il problema dell’abuso da parte del Distributore Locale, degli eccessi di fornitura, dell’impossibilità di intervenire sui prezzi e del problema delle anticipazioni finanziarie”.

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