La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha proseguito ieri l’esame congiunto del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63, recante disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici (AS. 3305).
Nella seduta di ieri sono iniziate le votazioni. La Commissione in particolare ha approvato:
• quattro modifiche all’articolo 1 (Nuovi requisiti di accesso ai contributi all’editoria), la prima volta a stabilire che il rapporto tra copie vendute e copie distribuite sia fissato al 25 per cento, invece che al 30 per cento; la seconda volta a definire come testata nazionale quella distribuita in almeno tre regioni e non più in cinque; la terza volta a stabilire che le cooperative editrici devono comunque essere in possesso del requisito della mutualità prevalente per l’esercizio di riferimento dei contributi; la quarta volta a permettere alle cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero di accedere a finanziamenti, erogazioni o sovvenzioni, dirette o indirette;
• due modifiche all’articolo 3 (Editoria digitale), la prima volta a semplificare il meccanismo di registrazione delle testate telematiche; la seconda volta ad escludere la pubblicità online e sulle diverse piattaforme anche in forma diretta incluse le risorse raccolte da motori di ricerca, da piattaforme sociali e di condivisione, dal calcolo dei ricavi complessivi del sistema integrato delle comunicazioni.
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