L’Associazione della stampa dell’Emilia Romagna vuole trasparenza e chiarezza sulle trattative di cui si parla, ormai da settimane, relative alla dismissione, da parte del gruppo Gedi, di alcuni dei quotidiani locali che le sono rimasti in “scuderia”. L’incubo dei giornalisti è quello di vedere redazioni smantellate e accordi rivisti al ribasso come già accaduto quando Gedi ha iniziato la sua opera di disimpegno dal fronte locale cedendo il quotidiano salernitano de La Città e l’abruzzese Il Centro.
L’Aser, che ieri mattina col presidente Matteo Naccari, ha incontrato i cdr dei giornali coinvolti nella spinosa vicenda, ha riepilogato in una nota la storia e ha chiesto impegno istituzionale alla Regione e al governo, in particolare al sottosegretario all’editoria Andrea Martella: “Ci sono ancora troppi punti oscuri sulla trattativa che sta portando alla vendita di testate storiche come la Gazzetta di Reggio, la Gazzetta di Modena e la Nuova Ferrara. Il Gruppo Gedi non spiega perché vuole disfarsi di questi giornali che finirebbero nella mani di imprenditori che preferiscono non comparire e non svelare strategie editoriali sconosciute e improbabili. L’unica notizia certa è che non ci saranno investimenti, ma solo tagli alle retribuzioni e sacrifici per i dipendenti”.
Un ringraziamento alla giunta regionale emiliana: “Ringraziamo l’assessore Vincenzo Colla per aver organizzato questo tavolo che ancora una volta ha messo in luce l’incertezza che caratterizza questa trattativa. Da un lato, c’è un Gruppo editoriale come Gedi che non sa, o non vuole, delineare una volta per tutti i motivi di questa dismissione, dall’altra ci sono compratori che lavorano nell’ombra, con poca esperienza nel settore editoriale e che rischiano di portare nel baratro giornali fondamentali per l’informazione locale in Emilia Romagna, come avvenuto dopo la cessione della Città di Salerno. Questa è un’operazione che preoccupa non solo il mondo dell’informazione, ma anche e soprattutto le famiglie dei giornalisti che lavorano da anni in queste testate”.
Infine la richiesta dell’associazione, e dei Comitati di redazione: “Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, si interessi in prima persona della questione e convochi tutte le parti coinvolte a un tavolo nazionale. Come sindacato stiamo organizzando iniziative di mobilitazione per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’ennesima speculazione nel settore editoriale”.
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