La sentenza n. 34940della Corte di Cassazione del 9 settembre 2008 specifica che la dichiarazione di un collaboratore di giustizia – in ordine allo status di referente di una cosca mafiosa – integra discriminazione per il soggetto indicato, ove si sia rivelata infondata. Pertanto non è scriminata dall’esercizio del diritto di cronaca la condotta del giornalista che ne riporta testualmente il contenuto in un proprio articolo.
La decisione scontata della Commissione Vigilanza Rai sul “caso” Bortone-Scurati, se ne parla dopo le…
Grosso guaio per Mark Zuckerberg: l’Ue ha aperto una procedura d’inchiesta su Meta, in particolare…
L’Agcom dispone: il duello Meloni – Schlein non s’ha da fare. Almeno in Rai. Ieri…
Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice…
Il rischio carcere per i giornalisti c’è: otto mesi di carcere per un articolo, è…
In previsione delle attività di certificazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023, ricordiamo che il…