DIGITAL DIVIDE. AGCOM: LE RETI LOCALI NON SONO BARACCONI

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Per superare il digital divide bisogna ragionare sulle sinergie e sull’integrazione delle reti che a livello locale sono già esistenti. “A Cremona, come in altre città virtuose, diventa inutile duplicare gli investimenti infrastrutturali ed è invece possibile ragionare in un ottica One Network, cioè di sinergia tra le reti” è l’invito che Gerardo Paloschi, amministratore unico di Aemcomm, l’operatore di Cremona che ha realizzato la rete cittadina di nuova generazione, rivolge a Telecom e alle istituzioni.
“Mentre Roma discute, a volte inutilmente, voi avete dimostrato di saper fare” ha commentato, si legge in una nota, Nicola D’Angelo, della Commissione per le Infrastrutture e le Reti di Agcom. “Le reti locali non sono baracconi e ci sono altri casi positivi che non vanno dimenticati. Occorre mettere sul mercato queste reti. E poi, dove sono finiti i soldi che il Governo aveva deciso di stanziare per le zone territoriali a digital divide? Per combatterlo non bastano le parole ma servono vantaggi economici per i privati che possono investire, occorre una politica di agevolazioni fiscali. Noi possiamo anche arrivare presto all’eliminazione del digital divide ma occorre remunerare un servizio universale: nella banda larga devono essere inclusi dei servizi di base”.

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