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Diffamazione, blog e obbligo di rettifica. La politica riprova a mettere il bavaglio alla rete

Atto Camera: 925
Proposta di legge: COSTA: “Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al codice penale e al codice di procedura penale in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante” (925)

Ecco le novità previste:

1. Viene cancellato il carcere per la diffamazione. Le multe vanno da 1.500 a 6.000 euro. Con l’aggravante dell’attribuzione di un fatto determinato a mezzo stampa, le multe vengono fissate tra 5.000 e 10.000 euro;
2. La rettifica deve essere pubblicata senza commento;
3. Se viene pubblicata la rettifica, l’autore dell’articolo non è più punibile (ma non il direttore responsabile o l’editore)
4. Il giudice deve tenere conto della pubblicazione della rettifica nella valutazione eventuale di un risarcimento in sede giudiziale. Il risarcimento è limitato, in molti casi, a 30.000 euro;
5. Per la stampa non periodica, la rettifica deve avvenire su due quotidiani a tiratura nazionale entro sette giorni dalla richiesta.

6. Il carcere viene cancellato anche per il reato d’ingiuria.


Atto Camera: 1100

Proposta di legge: GELMINI ed altri: “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante” (1100)
Il testo prevede:
1. Viene cancellato il carcere per la diffamazione, con multe fino 2.500 euro, che possono salire a 5.000 in caso di diffamazione a mezzo stampa. Viene cancellata l’aggravante dell’attribuzione di un fatto determinato a mezzo stampa;
2. La rettifica deve essere pubblicata senza commento “a meno che la rettifica non contenga notizie false”;
3. Se viene pubblicata la rettifica, la querela per diffamazione è esclusa
4. Per la stampa non periodica, la rettifica deve avvenire solo in caso di ristampa o di nuova diffusione del volume;
5. Il giudice deve tenere conto della pubblicazione della rettifica nella valutazione eventuale di un risarcimento in sede giudiziale. Il risarcimento è limitato, in molti casi, a 50.000 euro;
6. Il carcere viene cancellato anche per il reato d’ingiuria.
Atto Camera: 1165
Proposta di legge: DAMBRUOSO ed altri: “Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e al codice penale, in materia di reati commessi con il mezzo della stampa o delle trasmissioni radiotelevisive o con altri mezzi di diffusione, nonché di diffamazione e di ingiuria” (1165)
In questo caso il DDL contiene i seguenti provvedimenti:
1. Viene cancellato il carcere per la diffamazione. Le multe vanno da 3.000 a 15.000 euro. Con l’aggravante dell’attribuzione di un fatto determinato a mezzo stampa, le multe vengono fissate tra 5.000 e 50.000 euro;
2. Allarga le norme previste per la stampa a tutte le versioni telematiche delle testate
3. La rettifica deve essere pubblicata “senza commento, senza risposta e senza titolo e con la seguente indicazione: Rettifica dell’articolo [TITOLO] del [DATA] a firma di [AUTORE]
5. Per i siti internet, “compresi i blog”, la rettifica deve essere pubblicata entro 48 ore dalla richiesta
4. Per chi non rispetta l’obbligo di rettifica, ci sarà una multa da 8.000 a 16.000 euro
6. Viene cancellato il limite di trenta righe alle rettifiche
7. Per la stampa non periodica, la rettifica deve avvenire su due quotidiani a tiratura nazionale entro sette giorni dalla richiesta.
6. Il carcere viene cancellato anche per il reato d’ingiuria.

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