“Diamo un addio alle web radio libere, che potevano trasmettere senza oneri burocratici, spese preventive e richieste d’autorizzazioni e pastoie varie. D’ora in avanti chi vorrà aprire una radio web dovrà fare una dichiarazione di inizio attività e pagare un costo di autorizzazione pari a 750 euro, che diventano 1.500 per le web tv lineari, quelle cioè con palinsesto. E’ l’effetto di un provvedimento approvato dall’Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), che deve trasformare in regolamento attuativo il decreto Romani sui servizi media audiovisivi”. Il grido d’allarme viene lanciato dal leader dell’IdV Antonio Di Pietro nel suo blog.
Ma l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha smentito. “Siamo ancora in una fase istruttoria – ha dichiarato il componente dell’Autorità Michele Lauria – e in questa fase circolano varie ipotesi. Ma solo quando saremo nella fase della deliberazione assumeremo delle decisioni e queste saranno senz’altro eque e non penalizzanti per gli operatori del settore. L’orientamento dell’Agcom, infatti è quello di arrivare ad una soluzione equa e non vessatoria che tenga conto degli interessi dei vari operatori. Non ci saranno né inasprimenti delle sanzioni, né maggiori ostacoli burocratici o aumenti sconsiderati”.
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