De Bortoli:”Corriere in salute, litigi tra soci danneggiano azienda”

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Il Corriere della Sera è un giornale in salute e con conti in ordine. Il problema di Rcs è altrove, a partire dal fatto che “ha molti azionisti ma non ha un editore”. In un’intervista al Foglio il direttore del Corriere Ferruccio de Bortoli fa sentire la sua voce dopo l’ennesimo battibecco, a tratti anche greve, tra due importanti azionisti del gruppo, il presidente di Fiat John Elkann e Diego Della Valle, e le dimissioni a sorpresa dal Cda di un altro socio storico, Carlo Pesenti. “Se gli azionisti litigassero meno sarebbe meglio. Rcs non è un terreno di battaglia, è un’azienda importante. E il Corriere è un grande giornale in salute, malgrado l’abbiano gravato di debiti non suoi”, dice de Bortoli anticipando che il Corriere ha chiuso il 2013 un margine operativo di 30 milioni di euro. Rcs pubblicherà i risultati annuali il 10 marzo. “Il Corriere va benone. E’ il resto che forse non va altrettanto bene”, sottolinea aggiungendo che il quotidiano ha già pagato in termini di riduzione del personale e che finché sarà direttore non firmerà mai una lettera di cassa integrazione. Sarà che ritiene di essere “a fine carriera”, ma il direttore non fa sconti ai suoi azionisti e rivendica l’indipendenza della testata. “La proprietà del Corriere è una specie di consiglio di sicurezza dell’Onu. Si confrontano poteri deboli, contraddittori, taluni persino inconsistenti”, dice. I proprietari dei giornali di oggi “vogliono esercitare il potere. Delle notizie se ne fregano”, aggiunge ricordando viceversa l’amore per l’editoria, ad esempio, di Gianni Agnelli, a suo tempo socio certo non poco ingombrante della stessa Rcs. (reuters)

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