DDL PEDICA (IDV) RIVALUTA L’ORDINE DEI GIORNALISTI. MA DI PIETRO NON VOLEVA ABOLIRLO?

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Atto Senato n. 457. Senatore Pedica (Idv):Disposizioni per l’attribuzione di poteri di nomina dei dirigenti e dei direttori delle testate giornalistiche della RAI al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il Senatore presenta il testo così: Il presente disegno di legge va in una direzione molto chiara: affidiamo la decisione sulle dirigenze RAI a quest’Ordine. Inoltre, devolviamo questa prerogativa a tale istituzione anche nel caso in cui gli editori titolari di concessioni radiotelevisive decidano di candidarsi alle elezioni politiche, siano eletti o ricoprano incarichi di Governo.
Quindi con l’articolo 1 di questo disegno di legge si propone di devolvere al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti il potere di nomina dei dirigenti e dei direttori delle testate giornalistiche della RAI.
Con l’articolo 2, inoltre, si propone di attribuire sempre al medesimo organo i poteri di cui all’articolo 1 anche per quanto riguarda le altre società concessionarie, anche private, delle frequenze radiotelevisive nel caso in cui l’editore sia candidato alle elezioni politiche e, nel caso in cui sia eletto parlamentare, per tutto il periodo della sua permanenza in carica, nonché nel caso in cui ricopra incarichi di Governo.
Per quanto riguarda l’individuazione degli incarichi di Governo cui si applicano le disposizioni del presente disegno di legge, si rimanda a quelli individuati dall’articolo 1 della legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi », mentre per ciò che concerne l’individuazione della durata delle campagne elettorali si rinvia a quanto disposto dalla legge 10 dicembre 1993, n. 515, recante «Disciplina delle campagne elettorali per l’elezione alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica».

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