La seconda audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per l’editoria, Ricardo Franco Levi, sulle prospettive di riforma del settore dell’editoria alla Commissione Cultura della Camera ha rappresentato per Levi l’occasione per difendere i blogger: “La ‘registrazione’, ha sottolineato più volte il sottosegretario, riguarderà chi opera nel settore con fini imprenditoriali, comprendendo chi è attivo sulla rete, senza interessare il privato che utilizza internet, “il singolo ragazzo che opera sui blog. Lo dico col cuore e col cervello – ha assicurato Levi – controllare questi soggetti sfugge all’interesse stesso di questa legge”. Insomma Levi continua a sostenere che i blog sono esentati dall’iscrizione al ROC. Ma non era meglio inserire la parola “blog” nel comma aggiuntivo dell’art.7? Si sarebbero evitate tante polemiche e soprattutto tante interpretazioni diverse dell’articolo.
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