DdL Delega Fiscale. Il punto sul divieto di pubblicità dei giochi d’azzardo

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L'emiciclo della Camera dei Deputati

La Camera ha approvato l’articolo 14 della delega fiscale, che autorizza il Governo a riordinare le norme in materia di giochi. Anche prima dell’esame in Aula sono stati presentati numerosi emendamenti (circa 60): tra quelli approvati, i più importanti riguardano le maggiori competenze assegnate ai Comuni nella dislocazione delle sale da gioco, il divieto di pubblicità nelle fasce protette nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, un limite per la pubblicità del gioco on line, l’introduzione di modalità di pubblico riconoscimento agli esercizi commerciali che si impegnano a rimuovere o a non installare slot, la previsione di una relazione al Parlamento con cui ogni anno il Ministero dell’Economia riferisce sul settore del gioco pubblico. Il via libera della Camera alla delega è previsto nella giornata di oggi, il provvedimento passerà poi all’esame del Senato.
Sì a misure “di pubblico riconoscimento” per gli esercizi slot-free, ovvero quelli che si impegnano a non istallare o rimuovere per un certo numero di anni apparecchi da intrattenimento. E’ il contenuto di un emendamento  alla Delega Fiscale – su cui però il Governo ha chiesto una riformulazione – presentato dall’on. Basso del PD,  e che ha ricevuto il via libera dell’Aula. Il Ministro dell’Economia dovrà presentare una relazione al Parlamento, entro il 31 dicembre di ogni anno “sul settore del gioco pubblico contenente i dati sullo stato delle concessioni, sui volumi della raccolta, i risultati economici della gestione e i progressi in materia di tutela dei consumatori di giochi e della legalità”. E’ quanto prevede un emendamento – presentato dall’on. Causi del PD – alla Delega Fiscale che è stato approvato dall’Aula della Camera. Vengono inaspriti i limiti alla pubblicità dei giochi. La Camera ha approvato l’emendamento Basso (PD) alla Delega Fiscale che impegna il Governo a introdurre il “divieto di pubblicità nelle fasce protette delle trasmissioni radiofoniche e televisive e, sempre, per i giochi con vincita in denaro che inducono comportamenti compulsivi” Inoltre è stato approvato dalla Camera l’emendamento – primo firmatario l’on. Causi del PD – che prevede limiti alla pubblicità sul gioco online. Nella versione riformulata, il testo impegna il Governo a dettare “una limitazione massima della pubblicità riguardante il gioco on line, in particolare di quella realizzata da soggetti che non conseguono concessione statale di gioco”

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