Data Stampa, il Consiglio di Stato annulla il provvedimento Agcom sulla riproduzione degli articoli a riproduzione riservata delle testate del gruppo Rizzoli e dei giornali Domani, Unione Sarda, Eco di Bergamo, La Provincia, Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia. Lo ha comunicato proprio Data Stampa all’indomani della pronuncia dell’organismo di secondo grado della giustizia amministrativa.
Secondo quanto ha reso noto la stessa Data Stampa, “viene quindi meno il tentativo di aggirare, per le vie amministrative, le pronunce del giudice ordinario”. Che, secondo l’azienda sarebbe “l’unico organo costituzionalmente competente a decidere in materia di diritti”. Proprio il giudice ordinario aveva “espressamente riconosciuto la piena legittimità dell’attività di rassegna di Data Stampa, anche e segnatamente nel caso specifico degli articoli a riproduzione riservata”.
Con questa sentenza, si intenderanno regolati i rapporti tra l’agenzia di rassegne stampa e gli editori ricorrenti per il passato. La nuova normativa sul copyright, frutto del recepimento della direttiva emanata in materia dall’Unione Europea, regolerà per il futuro ogni tipo di rapporto. La vicenda si trascinava ormai da anni. La pronuncia del Consiglio di Stato ne rappresenta l’ultimo capitolo.
Gli editori, infatti, avevano adito il tribunale amministrativo regionale del Lazio per chiedere, ottenendola, l’inibizione dalla pubblicazione nelle rassegne stampa degli articoli a riproduzione riservata. Sulla scorta di due provvedimenti emessi dall’Agcom in materia. L’agenzia, però, ha presentato ricorso contro quella sentenza ottenendone l’annullamento.
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