L’obiettivo è quello di far arrivare presto in Parlamento una legge per salvare il libro promossa da Giuseppe Laterza, Giovanni Solimine e dalle numerose associazioni che fanno capo al Forum della città molisana sede del Centro per il libro presieduto da Gian Arturo Ferrari.
Un progetto ambizioso che si propone di attenuare il grave ritardo culturale che affligge il nostro paese e che si concretizza nei soliti numeri: metà degli italiani non legge un solo libro ed il 70% non riesce a comprendere fino in fondo il significato del testo.
Ma potrà una legge risolvere un problema simile? Certamente no ma potrebbe forse contribuire a rimettere in moto un meccanismo arrugginito creando accordo tra i diversi livelli istituzionali e le amministrazioni che hanno competenza nel settore. Spiega infatti Solimine: «Una delle maggiori difficoltà è la frammentazione delle competenze oggi distribuite tra Presidenza del Consiglio, ministeri ed organismi centrali come la Siae, Regioni ed Enti Locali». L’idea sarebbe quella di potenziare il Centro del Libro di Matera facendone un’agenzia indipendente capace di incentivare iniziative pubbliche e private. Il primo passo da compiere sarebbe quello di svincolarne l’attività dal Ministero dei Beni Culturali per trasferirlo alla Vicepresidenza del Consiglio che ha il compito di promuovere la lettura. E poi al via un programma nazionale e pluriennale finanziato con i fondi «che già ora lo Stato, le regioni e gli Enti locali destinano alla promozione (della lettura) evitando sovrapposizione e sprechi». Eppure Marco Polillo, presidente degli editori, se da un lato mostra scetticismo sul coordinamento tra i vari organi e la loro confluenza nel Centro, plaude dall’altro alle richieste messe in campo.
Tra i punti del progetto figura l’estensione del regime previsto per le Onlus per ottenere il 5 per mille dell’Irpef oltre che la previsione di sgravi fiscali per le donazioni realizzate a favore delle lettura. Oggi al Forum di Matera ne verranno discussi i dettagli.
La Repubblica
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