Cronache di Napoli, gli attestati di solidarietà a Maria Bertone

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Tanti attestati di vicinanza e solidarietà al direttore di Cronache di Napoli e Caserta Maria Bertone dopo la lettera minacciosa che le è stata recapitata direttamente dal carcere di Palermo. Bertone s’è trovata a leggere una missiva in cui Giovanni Cellurale, condannato per reati di associazione a delinquere di stampo camorristico, le augurava di trovare qualcuno che “le sparasse dieci colpi tutti in bocca”.

Dalle istituzioni e dal mondo dei giornalisti, campano e non, è subito giunta la solidarietà al direttore. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli si è recato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per portare personalmente il suo messaggio di solidarietà a Bertone e ai giornalisti. Lucarelli ha spiegato. “L’Ordine dei Giornalisti della Campania è al fianco di Maria Bertone e di tutta la redazione di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta dopo le gravi minacce di morte”.

Lucarelli ha proseguito. “Nessuna minaccia può limitare la libertà di stampa e Cronache continuerà a raccontare i fatti senza alcuna paura. Alla magistratura e alle forze dell’ordine, sempre attente ai giornalisti minacciati, l’invito a tenere alta la guardia soprattutto nei territori più a rischio per l’informazione”. Anche il sindacato unitario dei giornalisti campani ha espresso la sua vicinanza a Maria Bertone. “Esprime solidarietà e preoccupazione per le minacce di morte subite dalla direttrice di “Cronache di”. Minacce per le quali la Dda di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio del 50enne Giovanni Callurale, uomo legato al clan dei Casalesi. Purtroppo Caserta si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti in Italia, basti pensare che sono ben quattro i cronisti sotto scorta armata solo per le minacce dei Casalesi. È necessario che lo Stato dia una segnale forte in questo territorio, così come nell’area Nord di Napoli”.

E dunque. “Solo due giorni fa ad Arzano il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio insieme al collega Giuseppe Bianco hanno avuto un incontro ravvicinato con il boss Monfregolo, capo del clan che sta seminando terrore in tutta l’area nord della provincia di Napoli. Sul fatto stanno indagando i carabinieri e domani i due colleghi saranno auditi in commissione antimafia. Si tratta di due casi gravissimi, che saranno portati dal sindacato dei giornalisti anche all’attenzione dell’Osservatorio del Viminale, ma è evidente che servono interventi legislativi per dare più garanzie ai cronisti che ogni giorni rischiano la vita solo per fare il loro lavoro”.

Anche le istituzioni hanno voluto esprimere solidarietà a Maria Bertone. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha affermato. “Siamo convinti che il direttore Bertone e l’intera redazione del quotidiano andranno avanti nell’esercitare il fondamentale di diritto di cronaca con l’autonomia e la libertà di sempre”. Anche il presidente della Camera Roberto Fico ha inviato il suo messaggio di solidarietà a Bertone. “La mia solidarietà a Maria Bertone, direttore di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta, per le pesanti intimidazioni subite. Minacce inaccettabili che condanno con forza”.

Vicinanza a Bertone anche da Stefano Caldoro.  “Conosco Maria Bertone, giornalista che stimo, a lei la mia totale solidarietà certo che continuerà nel suo impegno con sempre maggiore determinazione”.

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