Crisi l’Unità.Scende in campo l’FNSI:”Il quotidiano deve tornare in edicola”

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La prima pagina di un numero dell'Unità con in evidenza il nome della testata

unitàL’Unità “deve tornare in edicola”: è l’appello-monito rilanciato oggi dalla Federazione nazionale della stampa. Il sindacato dei giornalisti pubblica sul suo sito un manifesto per la riapertura del quotidiano (online anche su Unita.info), che è stato sottoscritto in poche ore da numerosi personaggi del mondo della cultura, del giornalismo e della scienza e sarà distribuito oggi dai lavoratori del giornale davanti alla sede del Pd al Nazareno, durante la direzione del partito. La Fnsi “segue con grande attenzione e preoccupazione la vicenda del quotidiano storico della sinistra italiana L’Unità. Da troppo tempo – sottolinea il sindacato in una nota – il giornale manca dalle edicole ed i lavoratori (giornalisti e poligrafici) sono in cassa integrazione, mentre i collaboratori hanno perso il lavoro. Se esiste una prospettiva di intervento di uno o più imprenditori che, nella salvaguardia della storia di questa testata, sono disposti ad intervenire, occorre che tutti, con senso di responsabilità, lavorino perché questo obiettivo venga raggiunto. Un ruolo fondamentale, per il suo raggiungimento, è assegnato al partito di riferimento del giornale, il Pd, il cui impegno ha un valore importante e può positivamente contribuire a tale scopo. Dal Pd, peraltro, è attesa un’iniziativa per la sistemazione delle attività editoriali che ad esso si richiamano o sono riconducibili, come nel caso anche dell’annunciata chiusura del quotidiano Europa, che nella testata porta un esplicito riferimento ai democratici”. Per L’Unità, ricorda la Federazione della stampa, “entro venerdì 31 ottobre dovranno esservi le manifestazioni di interesse per rilevare l’azienda, oggi in liquidazione. La Fnsi auspica che vi sia una svolta e, finalmente, si avviino le procedure per rieditare il giornale fondato da Antonio Gramsci. Se così non fosse si perderebbero posti di lavoro in un settore già pesantemente penalizzato e si metterebbe fine ad una voce significativa e importante nel panorama informativo italiano. Chi provocasse questo si assumerebbe una responsabilità davvero grave”. L’Unità, si legge invece nel manifesto-appello, “deve tornare in edicola al più presto. La sua assenza è una ferita per il pluralismo dell’informazione e per la stessa democrazia italiana. Chiediamo a chiunque abbia una responsabilità su questa storica testata di fare il possibile affinché la ferita sia sanata e possibile affinché la ferita sia sanata e decolli un nuovo progetto”.

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