Crisi editoria. Sciopera la Gazzetta di Mantova

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Una prima pagina della Gazzetta di Mantova

Una prima pagina della Gazzetta di Mantova

Oggi la Gazzetta di Mantova non sarà in edicola per uno sciopero proclamato dalla redazione del quotidiano del Gruppo Espresso. Ecco la nota del Cdr: Un giorno di sciopero alla Gazzetta di Mantova, dopo il terzo taglio dell’organico redazionale e in assenza di qualsiasi volontà da parte dell’azienda di investire sul personale. Questo il testo della lettera del Cdr destinata ai lettori del giornale: “Cari lettori, domani il vostro giornale non sarà in edicola per uno sciopero proclamato dalla redazione della Gazzetta di Mantova. Una forma di protesta così forte, specie di questi tempi, ha una precisa giustificazione: vuole essere una denuncia di quanto sta accadendo in questo periodo all’informazione. Nella nostra redazione ci troviamo di fronte al terzo taglio di organico (redattore pensionato e non sostituito) nel giro di breve tempo. Le nostre richieste di reinvestire almeno parte dei risparmi ottenuti con questa operazione (in una sostituzione anche a tempo determinato, in un dettagliato impegno finalizzato a preservare i collaboratori strategici, ormai essenziali per garantire l’informazione nella qualità e nella capillarità che contraddistinguono la Gazzetta) non hanno avuto esito. Dunque, ci troviamo con sempre meno persone a fronte di carichi di lavoro che, per il quotidiano cartaceo, restano gli stessi. Se poi consideriamo che l’impegno quotidiano richiesto è raddoppiato per la necessità di sviluppare l’informazione sul web, l’inevitabile conseguenza sono difficoltà sempre più insormontabili nel fare il nostro lavoro. Non solo. Ci sentiamo preoccupati per il futuro della nostra professione. Perché al momento l’unico intervento con il quale l’azienda risponde alla crisi di ricavi è il taglio dei costi e delle persone. Non può bastare. Riteniamo per questo sia non più rinviabile un confronto approfondito, a livello di gruppo, tra giornalisti e azienda, sulle concrete prospettive dei nostri giornali, sui piani di investimento e sulle strategie non solo per sviluppare il web, ma anche per garantire la sopravvivenza e la fattibilità dell’edizione cartacea anche nei prossimi anni, in presenza di organici ormai sotto la soglia del minimo”.

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