Sulla situazione de l’Unità il Comitato di redazione ha diffuso questo comunicato: «Oggi, giovedì 5 giugno, dovrebbe essere il giorno decisivo per capire se l’Unità avrà un futuro. Ma il condizionale è d’obbligo, visto che, nonostante la nostra richiesta di trasparenza, nulla si sa sull’assemblea dei soci chiamata a decidere sulla ricapitalizzazione o su una liquidazione della società. Lo sciopero delle firme continua. Ma se anche oggi assisteremo all’ennesimo rinvio, la protesta si farà più dura. Ad aprile ci è arrivata la notizia di una possibile liquidazione della nostra società editrice, la Nie, ma ci hanno detto che il giornale avrebbe probabilmente continuato la pubblicazione con un’altra società. Quando però abbiamo chiesto chiarimenti non c’è stata risposta. Dal Pd ci dicono solo che si sta lavorando – ha spiegato – Bianca di Giovanni, membro del comitato di redazione. Non abbiamo preso lo stipendio di aprile e non ci sono segnali per quello di maggio. Noi giornalisti con i poligrafici continuiamo comunque a lavorare per senso di responsabilità. La decisione sul quotidiano, annunciata da tempo, è già stata rimandata due volte e non capiamo perché: temiamo che da una liquidazione concordata con i lavoratori si passi a qualcosa di ingestibile». Da anni, ha aggiunto, «assistiamo a una dismissione sotterranea del giornale».
LA CONFERENZA STAMPA DEI GIORNALISTI DE L’UNITA’