Crisi editoria. La Gazzetta del Mezzogiorno vara nuovo piano industriale

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la_gazzetta_del_mezzogiorno1Il Comitato di Redazione della Gazzetta del Mezzogiornodichiara irricevibile il piano di interventi proposto dall’editore Mario Ciancio Sanfilippo che prevede la chiusura, tramite accorpamento, delle redazioni della Bat, di Brindisi e di Matera e il taglio del costo del lavoro del 30% per tutte le otto redazioni giornalistiche tramite l’applicazione del contratto di solidarietà». È quanto riportato in un comunicato del crd dello storico quotidiano di Puglia e Basilicata. «Il piano dell’editore – prosegue il comunicato – viene proposto, peraltro, mentre è ancora in corso una procedura di prepensionamento per 16 colleghi, che si concluderà nel giugno 2014, ultima di una lunga serie che ha progressivamente indebolito l’organico della redazione. Il cdr e l’assemblea dei giornalisti della Gazzetta riunitisi oggi nella sede dell’Assostampa di Puglia per esaminare il piano, lo giudicano lacunoso e privo di prospettive e strategie: in tal modo l’editore Mario Ciancio Sanfilippo esplicita un preoccupante disinteresse nei confronti del giornale e mette a rischio la qualità dell’informazione che la Gazzetta garantisce ogni giorno in Puglia e Basilicata da 126 anni». Solidarietà giunge dalle associazioni della stampa di Puglia e di Basilicata che «esprimono solidarietà e si schierano al fianco dei giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno, riunitisi oggi in assemblea, per esaminare un piano di tagli, l’ennesimo, proposto dall’editore Mario Ciancio Sanfilippo». «La difficile congiuntura economica e la crisi dell’editoria – prosegue la nota – non autorizzano nessuno, men che meno un editore che negli anni ha già chiesto e ottenuto grandi sacrifici alla redazione, a tentare di imporre un progetto che incide nella carne viva dei giornalisti, decurtando di un terzo le buste paga e compromettendo in maniera forse irreversibile la qualità dell’informazione garantita da oltre un secolo dalla Gazzetta in Puglia e in Basilicata». «Appena un anno fa, l’editore ha sottoscritto con il sindacato un piano di crisi con ristrutturazione, tuttora in atto, che prevede il pensionamento anticipato di sedici giornalisti. Pur non avendo mantenuto molti degli impegni assunti in occasione dei precedenti piani di crisi, l’Edisud pretende adesso di colpire ulteriormente la redazione, ricorrendo alla logica dei tagli lineari e prescindendo da qualsiasi analisi dei costi aziendali improduttivi. Invece che garantire il riequilibrio dei conti, il piano proposto dall’editore della Gazzetta rischia di squilibrarli per sempre perché, se attuato, comporterebbe lo smantellamento progressivo del presidio dell’informazione locale, vero e autentico core business del quotidiano. Le Associazioni della Stampa di Puglia e di Basilicata, insieme con la Fnsi, saranno accanto ai colleghi della Gazzetta in una vertenza che non riguarda soltanto l’equilibrio di bilancio della società, ma anche e soprattutto il pluralismo dell’informazione in Puglia e in Basilicata, dunque anche il livello di conoscenza e di democrazia nelle due regioni».

Fonte: corrieredelmezzogiorno.it

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