Il leader Matteo Salvini dà invece la colpa all’ulteriore taglio dei fondi per l’editoria e al fatto che “la Lega è al risparmio su tutto. In questo caso si tratta anche dell’ennesimo bavaglio calato dal Governo Renzi – ha detto il leader leghista – che riduce i contributi per l’editoria che esistevano da anni”. In realtà, c’è più di qualcosa che, almeno dal punto di vista editoriale, in questo momento accomuna Renzi e Salvini: quest’ultimo chiude la Padania, il segretario Pd ha fatto poco o nulla per tenere in vita l’Unità. E le possibilità che lo storico quotidiano fondato da Gramsci torni in edicola quanto prima, si affievoliscono con il passare dei giorni, tanto che in settimana il Cdr ha di nuovo lanciato un grido d’aiuto, caduto sostanzialmente nel vuoto dalle parti del Pd. Nell’editoriale di saluto ai lettori il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, identifica come responsabile il premier, Matteo Renzi, che mette “il bavaglio alle voci scomode”. «Quello che mi fa girare le pa… – scrive Matteo Salvini – è che, in un momento di grande passione e di grande rilancio del Movimento, siamo costretti ad uscire dalle edicole. E’ stata una precisa scelta del governo e di Renzi azzerare o quasi i contributi per i giornali, soprattutto quelli piccoli e locali per mettere il bavaglio alle voci scomode».
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