Crisi editoria, all’orizzonte chiusure a tagli per cooperative e piccoli giornali. Un intero settore condannato a “staccare” la spina

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giornali“L’editoria cooperativa, non profit, di idee e testimonianza, che opera in gran parte nel settore dell’informazione locale, rischia di scomparire”. Lo affermano in una nota Fnsi, Uspi, Articolo21, Aci–Comunicazione, File, Mediacoop, Fisc, Slc Cgil e Anso. Se ne parlerà in una conferenza stampa che si terrà martedì 9 dicembre alle ore 12 presso la sala Nassiriya del Senato “per informare l’opinione pubblica sulla drammaticità della situazione e per chiedere al Senato di ripristinare i sostegni necessari per evitare un colpo durissimo al pluralismo ed al diritto ed alla qualità dell’informazione”. Fino allo scorso mese di luglio il fondo poteva con­tare su 55,9 milioni al netto di una serie di spese che com­pren­dono, tra l’altro, il rim­borso a Poste ita­liane e le con­ven­zioni Rai. Soldi desti­nati al paga­mento dei con­tri­buti rela­tivi al 2013 e per que­sto già inse­riti in bilan­cio da decine di aziende edi­to­riali. In pochi mesi però i fondi già stan­ziati sono spa­riti e con la legge di sta­bi­lità in discus­sione in que­sti giorni alla Camera il fondo sem­bra essere stato azze­rato anche per l’anno in corso. Due maz­zate sotto le quali nume­rose testate, soprat­tutto locali, rischiano di uscire defi­ni­ti­va­mente dalle edi­cole andando ad aggra­vare ulte­rior­mente una situa­zione di per sé già pesante. Solo nel 2013 sono stati infatti già una tren­tina i gior­nali locali che si sono visti costretti a por­tare i libri in tri­bu­nale, men­tre 800 gior­na­li­sti hanno perso il pro­prio posto di lavoro.

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