CORTE D’APPELLO DI BRESCIA CONDANNA EX DIRETTORE VOCE DI MANTOVA PER ARTICOLI ANTISEMITI

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L’ex direttore della Voce di Mantova Davide Mattellini e la Vidiemme, cooperativa editrice del quotidiano, sono stati condannati dalla Corte d’appello di Brescia ad un risarcimento di circa 80 mila euro a favore della Comunità ebraica di Mantova e dell’Unione delle comunità ebraiche italiane per alcuni articoli «volti indubbiamente a finalità di discriminazione razziale e religiosa».
In primo grado il Tribunale di Mantova aveva condannato Mattellini e la Vidiemme al risarcimento di una cifra puramente simbolica, mentre aveva condannato al risarcimento di 30 mila euro, da versare alla Comunità ebraica, un lettore che aveva scritto una lettera, pubblicata sul quotidiano, di tenore antisemita. Il fatto risale all’estate del 2005 quando Mattellini, allora direttore e adesso collaboratore della Voce di Mantova, aveva scritto un articolo dal titolo ‘Anche gli ebrei contro la croce’ intendendo il simbolo della Croce rossa. «Accontentare i sottanoni degli arabi o gli israeliani con i trecciolini che si inzuccano contro un muro – aveva scritto scriveva Mattellini – é una bestemmia bella e buona».
La comunità ebraica di Mantova replicò con una lettera in cui definiva antisemita le parole del direttore; il quale rispose: «Un popolo per aver subito 40 persecuzioni in duemila anni, sempre vittima non deve essere stato. Quanto meno un po’ rompicoglioni lo è». Ne era nata una polemica in città, che si rinfocolò il 27 gennaio 2006 quando, in occasione della Giornata della memoria, l’Istituto di storia contemporanea e l’associazione Mantova ebraica raccolsero in un pamphlet gli articoli di Mattellini dell’estate precedente. Alla diffusione del libretto il direttore della Voce reagì, ai primi di febbraio, pubblicando sul suo giornale una sua foto da 17enne travestito da ufficiale nazista in occasione di una carnevale sotto al titolo ‘Così la cultura di sinistra ci sta diffamando’.
Scaturì un’altra polemica al termine della quale Mattellini rassegnò le dimissioni da direttore della Voce (nel dicembre 2006 fu, per lo stesso motivo, sospeso per due mesi dall’Ordine dei giornalisti). Nel frattempo, la comunità ebraica di Mantova, presieduta da Fabio Norsa, scomparso sabato scorso, si era rivolta al tribunale di Mantova contro gli articoli scritti nel 2005, affiancata dall’Ucei.

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