Via libera in consiglio dei ministri alla bozza Copyright, tra gli altri, lo ha annunciato il sottosegretario con delega all’editoria Giuseppe Moles. Quali saranno i punti decisivi del recepimento italiano della direttiva, lo ha spiegato in una nota. In cui ha dato conto dei punti salienti della riforma. Che è attesa da editori e creativi per limitare il far-west normativo che allo stato attuale è il mondo digitale.
Moles in una nota ha affermato. “L’adozione in Consiglio dei ministri dello schema preliminare di decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sul diritto d’autore e i diritti connessi nel mercato digitale segna una svolta decisiva per il mondo dell’editoria nel nostro Paese. E’ un risultato molto importante, il frutto del lungo lavoro svolto, in un clima di grande collaborazione, da me e dal mio Dipartimento con il ministro della Cultura Dario Franceschini e con tutti gli altri ministeri coinvolti”.
Quindi ha aggiunto. “Un punto fondamentale del provvedimento riguarda il diritto degli editori a vedersi corrispondere un equo compenso da parte delle piattaforme per l’utilizzo on line dei loro contenuti giornalistici. La definizione della giusta remunerazione potrà derivare da una negoziazione tra le parti e, in caso di mancato accordo, interverrà l’Agcom”. Per Moles. “Si tratta di un principio sacrosanto in grado di ristabilire un equilibrio tra gli editori ed i prestatori dei servizi online. Avremo dunque, da ora in poi, la doverosa tutela e la necessaria valorizzazione di chi crea un prodotto e nuove risorse disponibili per gli editori, derivanti dal riconoscimento della giusta remunerazione. Un obiettivo raggiunto, del quale sono estremamente soddisfatto”.
Da Forza Italia si alza la voce del presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini. Che ha esultato. Ipotizzando la fine della “pirateria” del web. Bernini ha dichiarato. “Il provvedimento del governo che tutela il Copyright pone fine all’era della pirateria impunita delle piattaforme nei confronti degli editori. E sana un vulnus non solo economico, ma che ha inciso fortemente sulla stessa qualità della democrazia. Garantire il diritto d’autore ed evitare il furto in rete dei contenuti dei giornali significa infatti anche proteggere il giornalismo professionale in un momento storico in cui imperversano le fake-news”. Quindi Bernini ha concluso. “La corresponsione dell’equo compenso pone un argine al far west digitale e rappresenta dunque un successo importante per ristabilire legalità e corretta informazione. Un successo che Forza Italia rivendica con orgoglio grazie al grande lavoro svolto dal sottosegretario all’editoria Moles”.
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