Lo scontro è iniziato ieri, a Roma, al convegno su ‘diritto e qualità dell’informazione’, nel corso della quale, la Cisl (promotrice del convegno) ha fatto capire di essere pronta a creare una nuova rappresentanza. Ma la Federazione nazionale della stampa (Fnsi) non ci sta e avverte:”I giornalisti italiani non potranno mai accettare intrusioni sulla propria indipendenza professionale, sindacale e contrattuale”.
La Cisl intende porre maggiore attenzione ai precari, ai freelance e ai collaboratori. “Il livello di sfruttamento di questi lavoratori”, ha affermato il segretario confederale, Annamaria Furlan, “è diventato insopportabile. Sono molti gli editori che pagano due o tre euro ad articolo per questi che sono ragazzi preparati e laureati”. Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni ha aggiunto che “il nuovo contratto siglato da Fnsi e Fieg non mi piace perché ci sono giornalisti che guadagnano meno degli immigrati che raccolgono i pomodori nei campi”.
Non si è fatta attendere la risposta del segretario della Fnsi, Franco Siddi, che vede l’iniziativa della Cisl come “un’operazione grave e pesante. Una operazione di disunione sindacale e antisistema da parte di chi vuoi fare un favore al governo che è in difficoltà sui temi dell’informazione e dell’autonomia dei giornalisti”.
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
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