Ieri si è tenuto il seminario organizzato dall’Isimm (Istituto per lo Studio dell’Innovazione Media Economia Società Istituzioni) sulla consultazione “Creative Content Online”, promossa dalla Commissione Europea.
Il principale problema della carenza dei contenuti sulle reti digitali è legato alla difficoltà per gli stessi di circolare. Tale difficoltà può essere fatta risalire all’elevato numero di standards, alla necessità di acquisire licenze per numerose aree territoriali, al timore della pirateria e altri fattori.
L’approccio dei componenti della filiera produttiva verso tali problematiche non è sempre coincidente e la soluzione passa per individuare i punti di sensibilità comune. Questo è il tentativo della Commissione. L’intento dell’ISIMM, con il convegno di ieri, è di anticipare i tempi e aggregare la filiera produttiva dei contenuti portandola a dialogare con studiosi ed esperti del settore.
“La Commissione Europea ha previsto che i contenuti digitali online passeranno da un reddito di 1,8 miliardi di euro del 2005 a 8,3 miliardi nel 2010. Segmenti consistenti di risorse saranno diretti sempre più verso le reti digitali, e introdurranno in tal modo nuove forme di consumo”. Ha dichiarato il presidente Isimm, Enrico Manca, nel corso dell’incontro.
Fabiana Cammarano
C’è un filo rosso che attraversa le rimostranze sindacali delle giornaliste e dei giornalisti de…
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i provvedimenti attuativi relativi al riconoscimento delle imprese culturali e…
“Le edicole sono un punto di vicinanza dell’informazione ai cittadini". A dirlo da Pisa il…
Lo shadowban non è un concetto astratto, né un termine astruso. Ma la prassi che…