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CONTRIBUTI EDITORIA. VITO, GOVERNO PRESENTERA’ NUOVO REGOLAMENTO IN PARLAMENTO

Il Governo presenterà in Parlamento il nuovo regolamento dell’editoria, in cui sono previste le voci dei finanziamenti alla stampa, prima dell’approvazione finale. Lo assicura il ministro per i rapporti col parlamento Elio Vito, rispondendo così al presidente della Camera Gianfranco Fini che gli aveva trasmesso la richiesta in questo senso che gli era stata fatta dai deputati del Partito Democratico.
”In merito alla richiesta del Presidente della Camera on. Gianfranco Fini -si legge in un comunicato- sulla preventiva discussione del nuovo regolamento per l’editoria, il Ministro per i rapporti col Parlamento on. Elio Vito comunica che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla editoria, on. Paolo Bonaiuti, si è già presentato mercoledì 24 settembre alla competente commissione cultura della Camera d’accordo con la Presidente on. Valentina Aprea e su richiesta dei capigruppo. In quella sede ha spiegato informalmente l’art. 44 del decreto legge 112, precisando che il regolamento, nella sua copia non definitiva, è stato già presentato dieci giorni fa a palazzo Chigi a tutte le categorie dell’editoria riunite in assemblea, che hanno tempo per inviare suggerimenti e modifiche migliorative entro il 30 settembre prossimo.
Dopo un congruo periodo di quindici giorni concesso al Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri per vagliare tutte le risposte pervenute, il sottosegretario Paolo Bonaiuti ha garantito già agli onorevoli deputati che prima di sottoporre come da legge il regolamento al vaglio definitivo del Consiglio di Stato, lo sottoporrà alla discussione delle competenti commissioni della Camera e del Senato. Il Presidente della commissione cultura della Camera, on. Valentina Aprea, si è riservata informalmente di indicare la data dell’audizione formale dell’on. Paolo Bonaiuti prevista attorno al 20 ottobre dopo che il Sottosegretario stesso ha confermato la sua ferma intenzione, già espressa nei cinque anni precedenti di governo, di vagliare sempre assieme a tutte le forze parlamentari, ogni e qualsiasi provvedimento in materia di diffusione della cultura e delle idee”.

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