CONTRIBUTI EDITORIA BLOCCATI PER I GIORNALI SOGGETTI A PROCEDIMENTO. PD: MONTI CHIARISCA

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Il Dipartimento per l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha deciso di bloccare il finanziamento per decine di beneficiari (testate di partito, edite da cooperative e legate al mondo del nonprofit) dei contributi pubblici in attesa della conclusione di un procedimento di verifica in cui sarà coinvolta anche l’Avvocatura dello Stato. Lo fanno sapere i senatori Marco Perduca e Donatella Poretti del Pd in un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri.
Secondo quanto a conoscenza degli interroganti, «il Dipartimento per l’editoria sembrerebbe deciso ad agire senza curarsi dei diritti, degli interessi e delle aspettative delle società coinvolte, non corrispondendo alle richieste di chiarimenti ed informazioni delle stesse». I due senatori ricordano che «le erogazioni di contributi a favore» dei giornali vengono regolamentate dalla legge n. 250 del 1990 e che «negli anni, a seguito di tagli orizzontali, il livello della contribuzione garantito dalla citata legge ha raggiunto un livello talmente basso da mettere in pericolo la continuità aziendale di circa un centinaio di società editrici». A ciò si aggiunge che la disponibilità netta, per quanto riguarda i contributi diretti all’editoria, per il 2012 è di soli 53,5 milioni di euro: «il 30 per cento di quello che per il 2012 è prevedibile».
I senatori vogliono sapere da Monti:
«quale sia il numero ed il nome delle testate coinvolte nel procedimento di verifica; se risulti che la Presidenza del Consiglio dei ministri abbia effettivamente accantonato i fondi per evitarne la perenzione;
se risulti che il Dipartimento per l’editoria abbia terminato l’istruttoria sulle testate coinvolte e che tipo di quesito sia stato formulato all’Avvocatura dello Stato;
se si intenda garantire una rapida soluzione del contenzioso onde evitare la chiusura delle testate e la conseguente messa in mobilità di giornalisti, poligrafici e personale amministrativo».

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