CONTRATTO FNSI/FIEG: SIAMO ALLA STRETTA FINALE (WWW.FRANCOABRUZZO.IT)

0
563

Fnsi e Fieg, giornalisti ed editori, sono chiamati, in questi giorni, a un grande atto di responsabilità, rinnovando un contratto la cui ultima stesura risale al 24 febbraio 2001 e che è scaduto nella parte normativa e sul piano economico il 28 febbraio 2005.
Le trattative riprendono oggi e dovrebbero concludersi, secondo le previsioni, entro giovedì. Alla Fnsi mettono le mani avanti e dicono. “Sarà un contratto di difesa”. Nella Fieg vengono erette muraglie contro i piccoli editori, che chiedono una moratoria di 3 anni.
Il compromesso che potrebbero sottoscrivere le
le delegazioni guidate da Franco Siddi e Alberto Donati dovrebbe essere così articolato:

a) gli editori chiedevano che gli scatti da 15 fossero ridotti a 12, ma rimanendo sempre ancorati alla rivalutazione del 6% con cadenza triennale e non più biennale in modo da incidere all’incirca per un terzo in meno sull’aumento del costo del lavoro (che è un problema reale). Anche altre categorie hanno gli scatti triennali ma non al 6%. Su questo punto, la Fnsi è isolatissima: i ministri del Lavoro di destra e di sinistra hanno sostenuto e sostengono che il meccanismo biennale al 6% è indifendibile. Il compromesso dell’ultimissima ora parla dei primi due/tre scatti al 6% con cadenza biennale e di altri 8/9 scatti al 6% con cadenza triennale oppure di 8 scatti biennali al 6%. La Fnsi ha in sostanza un occhio di riguardo per i giovani che entrano nella professione.

b) se passa il punto a), l’aumento mensile dovrebbe toccare, per la figura del redattore ordinario, i 200/210 euro lordi. La cifra verrebbe riparametrata per le altre figure contrattuali (fino all’aumento del 155% per il redattorecapo). In sostanza l’aumento non può essere di 100 euro, perché ciò significherebbe lasciare le cose come stanno visto che l’Ivc al 31 dicembre 2008 ammontava a 77 euro per il redattore ordinario e che l’ Ivc non è stata rivalutato dal 1° gennaio 2009 come la legge impone. E’ accaduto che, secondo quanto ha detto il direttore generale della Fnsi, “l’ufficio di presidenza della Federazione degli Editori ha deliberato di non procedere all’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale a partire da gennaio 2009. Si tratta, ovviamente, di una decisione unilaterale che non ci trova affatto concordi e che abbiamo fortemente contestato, ponendo anche la questione sul tavolo di questa lunga vertenza contrattuale. La Giunta esecutiva sta valutando le azioni da intraprendere nell’ambito di un contenzioso che sembrerebbe in via di risoluzione”. L’atteggiamento della Fieg è spiegabile con il convincimento degli editori di essere prossimi alla firma del Cnlg, che evidentemente decorrerà dal 1° gennaio 2009 unica misura tale da evitare l’aggiornamento dell’Ivc.

c) gli editori metterebbero mano al portafogli per sostenere le entrate dell’Inpgi, che avrebbe un danno dal passaggio degli scatti a una cadenza triennale. La Fieg è pubblicamente impegnata a sostenere un Inpgi in salute.

d) gli editori, che intendono avvalersi massicciamente della cassa integrazione guadagni straordinaria, dovrebbero assumersi l’onere di pagare all’Inpgi lo 0,90% sulla retribuzione mensile di ogni giornalista assunto. Oggi la Cigs pesa interamente sulle casse dell’Istituto.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome